tag:blogger.com,1999:blog-55981595854154739832024-03-13T16:57:28.839+01:00Stella Noctis DiaryQuali sono i reconditi pensieri di una scrittrice esoterica, moglie del titolare di Esotericamente, libreria e negozio di articoli per magia?
Ma quante cose buffe, strane, bizzarre le sono capitate e non aveva mai osato scriverle da nessuna parte?
Ecco il Diario semi-serio di una donna sentimentale che ha a che fare con l'occulto in ogni sua forma... Ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale.stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.comBlogger109125tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-67827406611886922162019-01-16T09:20:00.001+01:002019-01-16T09:23:55.635+01:00L'APPARENZA INGANNA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2tgUIxMxRfcIKWD1tCZR9YqsBNfwpnt0PLFVU8AjCpGFjeVqCAFKZC6aotqKWNRREgMzL4Si56AJZrt2z6yH5lHnbSbZoy-CsiFp7hnPusJzOGwXYp6LEzdcEBTku5m7KTMplVRkSjw/s1600/mao.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2tgUIxMxRfcIKWD1tCZR9YqsBNfwpnt0PLFVU8AjCpGFjeVqCAFKZC6aotqKWNRREgMzL4Si56AJZrt2z6yH5lHnbSbZoy-CsiFp7hnPusJzOGwXYp6LEzdcEBTku5m7KTMplVRkSjw/s320/mao.jpg" width="240" /></a></div>
<br />
Guardate questa statua.<br />
Stavo scorrazzando liberamente col mio pargolo durante una visita guidata al MAO (Museo di Arte Orientale) di Torino, quando ci siamo imbattuti in questa statua, realizzata in Cina durante il periodo Han (200 a.C.).<br />
Cosa vi sembra? Un demone, un mostro, un contadino posseduto da Satana.<br />
Invece la guida, mia amica, mi ha fatto notare una cosa curiosa. Quella statua raffigura un esorcista.<br />
Così ho pensato due cose.<br />
La prima, che spesso prendiamo l'aspetto di ciò che combattiamo, soprattutto se in questa lotta abbiamo rischiato di perdere noi stessi.<br />
La seconda, che l'apparenza inganna. E un povero diavolo che cerca di aiutare la gente, magari utilizzando la magia e la divinazione, viene automaticamente etichettato come un pericoloso satanista, soprattutto in questa nostra Italia ancora così provinciale.<br />
Poi è vero anche il contrario, e abbiamo fior di guru e santoni implicati in casi di circonvenzione di incapace, abuso sessuale e pedofilia. Giusto ieri ne parlavo in una intervista in radio, dell'importanza di riconoscere e seguire la propria luce interiore, più di quella di maestri /guru / santoni vari.<br />
Quando studiavo psicologia il mio professore preferito, Bruno Bara, ci ripeteva sempre che l'abito FA il monaco. Il modo in cui noi ci vestiamo, come ci poniamo agli altri, sono messaggi potenti che rivelano la nostra interiorità.<br />
Oppure, credo io, che rivelano ciò che NOI vogliamo mostrare.<br />
Comunque, per non sbagliare, alle sue lezioni e ai suoi esami eravamo tutte curatissime, e ancora adesso non saprei dire se il mio ultimo trenta e lode con lui non sia stato anche merito della mia messa in piega e della camicetta bianca.<br />
In tanti anni a contatto con la gente ho scoperto una cosa. Chi veste di nero, si ricopre di tatuaggi o piercing, studia esoterismo, appare schivo e ombroso, o rozzo e irriverente, spesso è molto meno pericoloso di alcuni individui dall'apparenza normale, coi loro golfini in cachemire e i toni pastello.<br />
Guardavo questa statua divisa da me dalla teca di vetro.<br />
Quante volte mi sono sentita come lei. Per dieci persone per cui ho fatto del bene, ce n'era sempre una ad additarmi come un mostro. Che non capiva, che non conosceva il mio mondo, e per ignoranza parlava.<br />
Ora ho imparato a fregarmene, anzi ci rido e ci scherzo sopra.<br />
Siamo il popolo dei diversi, degli originali, dei sensibili, di quelli che agiscono con la Luna e vivono in un mondo ombroso, governato da leggi proprie.<br />
Anche a noi però piace stare al sole, ogni tanto, e fare amicizia con gli abitanti del giorno.<br />
Scoprendo così, tutti insieme, che la normalità non esiste, e che ognuno è fatto sia di Luce che di Ombra.stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-75003013097366164342018-05-04T18:30:00.003+02:002018-07-30T08:39:30.975+02:00IL PECCATO<br />
<br />
Ultimamente faccio parte di un gruppo whatsapp spassosissimo. Quasi ogni giorno mi ritrovo piegata in due dalle risate grazie a qualche battuta scema. E ne ho estremo bisogno, col mio lavoro entro a contatto col dolore vivo, le ferite aperte di tanti di voi. Se non trovassi qualcosa di estremamente stupido e leggero nella mia quotidianità, probabilmente affonderei nella palude dell'eterna tristezza, come il cavallo di Atreiu (il primo trauma infantile cinematografico di quelli della mia età).<br />
<br />
Comunque, oltre ad elogiare le inaspettate gioie dei gruppi whatsapp (tralasciamo invece quello delle mamme della classe, chi di voi ha un figlio conosce bene questo girone infernale), qualche tempo fa mi sono trovata in tale gruppo ilare a parlare di un tema serissimo: il peccato.<br />
<br />
Ho così scoperto visioni diametralmente opposte. Come quelle delle persone che varcano la soglia del mio studio.<br />
<br />
Da quanto tempo non ti confessi in Chiesa? Cosa è secondo te fonte di peccato?<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
Una corposa percentuale di esoteristi aderisce alla massima crowleiana "fà ciò che vuoi, sarà la tua legge". Anche definita la Legge di Thelema, essa non giustifica ogni capriccio, ma riconosce il diritto per chiunque di evidenziare la propria unicità, di distinguersi dagli altri nel pieno rispetto della libera volontà di ciascuno, favorendo una equilibrata corrispondenza e continuità tra i propri princìpi interiori e le proprie azioni esteriori. La “vera volontà” è intesa come la matrice individuale, l’invisibile principio di distinzione che rende ciascuno ciò che è, potenzialmente differente da ogni altro, tutti uguali in partenza e tutti diversi nello sviluppo. Che ognuno scopra, si accordi e realizzi questa unicità, che è il modo di incarnare visibilmente la libertà, come ogni stella segue la propria orbita nello spazio in cui danza.<br />
<br />
Una altrettanto corposa percentuale di esoteristi si sente più affine alla visione del Dharma e del Karma. Il karma indica il generico agire volto a un fine, inteso come attivazione del principio di "causa-effetto", quella legge che coinvolge gli esseri senzienti nella fruizione delle conseguenze morali che derivano dalle proprie azioni, vincolandoli così al samsara, il ciclo delle rinascite. Ogni azione porta un frutto, buono, cattivo o neutro, immediato o dilazionato nel tempo, in una sequenza illimitata di esistenze.<br />
<br />
Siamo lontani dai Dieci Comandamenti che ci hanno insegnato a catechismo. Circondati da razionali epicurei, che percepiscono gli dèi come indifferenti alle umane vicende e vivono alla costante ricerca del piacere, affrontare il tema del peccato sembra quasi anacronistico, fuori moda.<br />
Come sei retrò, Stella, ancora a tormentarti con questa idea del peccato.<br />
Il fatto è che quotidianamente interagisco con ragazze, donne e uomini sopraffatti, prostrati, schiacciati dal senso di colpa, dalla sensazione di essersi macchiati, contaminati da immensi peccati che li spediranno in qualche girone infernale (non quello del gruppo whatsapp delle mamme della classe, mi auguro) o che, per legge karmica, gli renderanno la vita una merda per i 50 anni a venire.<br />
A parte una donna in carcere che aveva tentato di accoppare il marito alla guida accoltellandolo con più di 40 fendenti, e che in passato mi scriveva lettere (in cui però non chiedeva assoluzioni ma vendita di materiale magico), un ex investigatore che voleva sparare alla donna che lo aveva lasciato (e che sono riuscita a fare desistere da tale malsano proposito), e un pedofilo strafottente, non ho ancora avuto clienti che a mio parere dovrebbero sentirsi in colpa per qualcosa. E di storie, lo assicuro, ne ho sentite tante... Conosco persone che arrivano da ceti sociali e da estrazioni culturali diversissime. Che si tratti di signore benestanti, spacciatori sud americani, di web cam girls, di giovani studentesse, di ex pornostar, di integerrime madri di famiglia, di imprenditori di successo, di casalinghe disperate, di gay a disagio con le loro pulsioni, di donne che vendono il loro corpo o di donne che trascorrono la loro giornata a pregare gli Angeli, il senso di colpa e la densa vergogna all'idea di avere peccato li abbraccia tutti.<br />
La mia personale idea di peccato, in effetti, è un po' epicurea. Non credo che gli Angeli, i messaggeri divini, o chi per essi, siano lì a giudicare come morbosi voyeur cosa fa un povero essere umano della sua sessualità.<br />
Credo però anche che recare danno ad un altro essere umano, in maniera seria e importante, crei un debito karmico (o almeno, mi piace pensarlo. Come sarebbe estremamente ingiusta la vita, senza una concezione di giustizia divina).<br />
Ho una visione alla Bertolucci nel Nome della Rosa. Il riso non è peccato, il sesso non è peccato. Uccidere una persona cospargendo di veleno il libro di Aristotele che essa legge, è peccato.<br />
Siate indulgenti con voi stessi, abbastanza da permettervi di vivere con serenità, non abbastanza da nuocere a chi vi circonda.<br />
Quattro pater noster, tre gloria, due atti di dolore, e andate in pace.<br />
<br />stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-51386848619429375042018-01-15T12:38:00.001+01:002018-10-04T09:37:12.309+02:00IL VELO<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
Una mia cliente da quattordici anni, nonchè amica e confidente, ha attraversato il Velo della materia ed è andata oltre, all'alba della notte di Capodanno.<br />
Combatteva come una guerriera, da anni, contro il male del secolo, un cancro strisciante che inquieto bersagliava e colpiva il suo corpo in luoghi sempre diversi.<br />
Sinceramente ho difficoltà a scrivere di lei al passato. Preferisco usare il tempo presente, perchè nella mia mente lei non è andata via, è ancora quì, con me.<br />
Pur avendo superato i sessant'anni da poco, è la donna più lucida, arguta, irriverente che io conosca.<br />
Quando sono andata a trovarla all'hospice dove era ricoverata, si è messa a scherzare con me descrivendo il suo futuro funerale. Avrebbero intonato la parte finale di "Nessun dorma", ovvero "Vincerò". Niente pianti, niente occhiali scuri, niente vestiti neri. Quando ho obiettato che io mi vesto sempre di nero, abbiamo patteggiato che avrei dovuto indossare qualcosa di giallo.<br />
Dopo la tristezza, è subentrata in me una forte, fortissima rabbia.<br />
Perchè io so chi l'ha fatta ammalare, so come è nato tutto.<br />
Era separata da qualche anno, i suoi figli erano andati via da casa per seguire le strade del mondo, quando nella sua vita si è affacciato improvvisamente un uomo.<br />
Maledettamente bello, attraente, slanciato, affascinante.<br />
Maledettamente anaffettivo.<br />
Da lì è iniziato il suo calvario. Quello è stato il momento in cui l'ho conosciuta anche io.<br />
Ed ho iniziato a raccoglierla col cucchiaino ogni volta che quell'uomo gelido la maltrattava con la sua indifferenza, il suo ritrarsi, per poi confonderla con fugaci attimi di passione e presenza.<br />
E' possibile odiare un uomo senza neppure averlo conosciuto? Non credevo fosse possibile, purtroppo lo è. Dovrei lasciare andare questo rancore, vedere le cose dall'alto, con distacco e spiritualità.<br />
Ci sto lavorando sopra, prima o poi ci riuscirò.<br />
Comunque, a furia di soffrire per amore, è comparso un tumore al seno, proprio vicino al cuore.<br />
Come siamo fragili e vulnerabili noi donne.<br />
Sembriamo forti, decise, indistruttibili, ma ci bastano un bacio o una carezza negate per spaccarci in piccoli pezzi di vetro simili a diamanti.<br />
Ovviamente, appena la mia amica si è ammalata ha troncato ogni rapporto con lui. Dopo anni, in quell'ospedale, nelle sue ultime settimane, le chiedevo di avvisarlo. Volevo che la rivedesse, che si rendesse conto di quanto dolore, quanta sofferenza, quanta morte aveva recato quest'uomo col suo atteggiamento distaccato e sprezzante. Me l'ha impedito. E' sempre stata più lucida, consapevole, arguta di me.<br />
Più di tutte le volte che abbiamo mangiato allegramente insieme, più di tutte le volte che si è seduta nel mio studio e abbiamo riso come matte per un'ora, perchè lei ha il dono dell'ironia e della teatralità, c'è un momento che voglio ricordare per sempre.<br />
Quattro anni fa circa, ero sul treno per andare al mare e raggiungere mio figlio dai nonni.<br />
La incontrai casualmente nel vagone, anche lei andava nella sua casa al mare.<br />
C'era una luce splendida quel giorno. Il mare brillava d'oro, il sole si rifletteva sui nostri volti felici di esserci incontrate così casualmente. Era tutto luminoso, incontaminato, perfetto.<br />
Voglio ricordarti così, amica mia, circondata dal calore e dalla luce di quel mare.<br />
<br />
(Il Principe ignoto): <br />
Nessun dorma! Nessun dorma!<br />
Tu pure, oh Principessa<br />
Nella tua fredda stanza<br />
Guardi le stelle che tremano<br />
D'amore e di speranza<br />
Ma il mio mistero è chiuso in me<br />
Il nome mio nessun saprà<br />
No, no, sulla tua bocca lo dirò<br />
Quando la luce splenderà<br />
Ed il mio bacio scioglierà<br />
Il silenzio che ti fa mia.<br />
(Le Stelle):<br />
Il nome suo nessun saprà...<br />
E noi dovrem, ahimè, morir, morir!<br />
(Il Principe Ignoto): <br />
Dilegua, oh notte! <br />
Tramontate, stelle!<br />
All'alba vincerò!<br />
Vincerò! <br />
Vincerò!stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-9886868438079957692017-07-20T09:59:00.001+02:002017-07-22T10:37:08.710+02:00L'AMANTE<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
C'era una volta una donna formosa, allegra, intelligente. Chiamiamola proprio Allegra, perchè la rappresenta.<br />
In un sabato pomeriggio uggioso Allegra decise, per noia, di iscriversi in una chat.<br />
Conobbe un uomo affascinante e intelligente. Dopo essersi scritti un paio di mesi, decisero di conoscersi dal vivo davanti ad un caffè e scattò il colpo di fulmine.<br />
Lui la faceva sentire viva, completa, felice. Era perfetto. Tranne che per un piccolo particolare.<br />
Era un uomo sposato con figli già grandi.<br />
Non amava la moglie, era il classico matrimonio di interesse, dove la situazione economica, lavorativa e sociale fornivano il fulcro della loro relazione.<br />
Non avevano rapporti sessuali da anni.<br />
Allegra pensò che era solo questione di tempo e lui si sarebbe separato.<br />
Così, con la miglior predisposizione d'animo, la speranza nel cuore e le farfalle nello stomaco, Allegra iniziò la relazione più intensa e passionale della sua vita.<br />
Attenzione però, Allegra non era una donna stupida. Laureata in psicologia, conosceva bene le dinamiche, gli stereotipi, le maschere e e le verità dietro ad un rapporto di questo tipo.<br />
Vedeva in quest'uomo ancora sposato un enorme potenziale, un uomo che stava combattendo per rimuovere le sue barriere, la paura del giudizio sociale e di una insicurezza economica.<br />
Un uomo che la amava perdutamente, che appena aveva due minuti liberi correva da lei, anche solo per parlare con lei, per abbracciarla stretta, per condividere la poca vita disponibile insieme.<br />
Col tempo, iniziarono anche a litigare selvaggiamente, lei e quest'uomo.<br />
Che c'era, ma sempre un pò a metà, mai di domenica, nè a Natale, Capodanno e Pasqua.<br />
Allegra cominciò a conoscere la sottile e strisciante mancanza dettata dall'assenza per le ferie estive.<br />
Si cominciò a chiedere cosa poteva farsene di un uomo che, se lei avesse avuto un'improvvisa emergenza, un incidente, non avrebbe potuto aiutarla.<br />
Il tempo passava, lento quando lui era distante, pieno e velocissimo quando erano insieme.<br />
Il tempo passava e lui era sempre sposato.<br />
Allegra iniziò a chiedersi se aveva fatto un errore di valutazione. Quell'uomo, che si incastrava tanto bene con lei, con cui si era sviluppata un'empatia e una complicità pazzesca, che diceva di amarla da morire, continuava però ad essere, legalmente e giuridicamente, ancora sposato con un'altra.<br />
E anche lei, pensò Allegra, anche questa moglie, come fa a non accorgersi di niente?<br />
Poi un giorno successe una cosa che cambiò tutto.<br />
Allegra si accorse di avere un ritardo nel ciclo. Negli attimi di intensa e bruciante passione che condivideva insieme a quest'uomo, spesso entrambi non erano molto attenti alle precauzioni.<br />
Era spaventata ma anche molto contenta. Questo, finalmente, avrebbe cambiato tutto.<br />
La nascita di un figlio avrebbe finalmente scardinato quel matrimonio falso e privo di sentimento.<br />
Sarebbe stato il perno, la spinta che finalmente avrebbe consentito a lui di trovare la forza, la motivazione, di contattare un avvocato divorzista e firmare la separazione dalla moglie.<br />
Così Allegra andò da quest'uomo e gli disse, con il cuore a mille, le gambe che tremavano e la voce spezzata, che presto sarebbe diventato padre.<br />
Lì successe una cosa curiosa. Quell'uomo si trasformò. Non era più lui, era un altro, che lei non conosceva, che non aveva mai visto. Con il volto improvvisamente di pietra e la voce di ghiaccio, le chiese di abortire.<br />
Con chi aveva condiviso tre anni di vita? Era lui? Era sempre lui?<br />
Allegra era legata alla vita ed alla gioia fin nella più piccola fibra del suo essere, non sarebbe mai riuscita a compiere questo gesto. Glielo disse, e lui le rispose che non avrebbe riconosciuto questo figlio e se ne sarebbe andato via da lei per sempre.<br />
Come cadono velocemente le maschere davanti agli eventi importanti della vita.<br />
Lo so, lo sappiamo tutti, era prevedibile che andasse così. Lo sapeva anche Allegra che le cose, spesso, vanno così.<br />
Ma non con lui. Perchè lui non era questo.<br />
Ora Allegra sta cercando di raccattare da terra i cocci del suo sorriso. Sta cercando di ricordarsi come si fa ad essere di nuovo felici, senza quest'uomo, che ora crede di non conoscere più, di non aver mai conosciuto davvero.<br />
Riguardo al bambino, forse era solo un ritardo di molti giorni, e poi il ciclo è tornato; forse lo ha perso durante quei momenti di angoscia, forse invece nascerà e avrà al suo fianco una mamma coraggiosa e determinata, che non ha bisogno di nessuno.<br />
Qual'è la morale di oggi, quale l'insegnamento di questa lunga storia?<br />
Forse che realmente a volte le persone non sono quelle che sembrano, e che quando batte forte il cuore è facile travisare, non vedere, non riconoscere.<br />
Ci siamo passati tutti, ameno una volta, da lì.<br />
Abbiamo raccolto i cocci da terra e siamo ripartiti. Più consapevoli, maturi, con passo di piombo ma il desiderio di tornare, presto, a sorridere.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-4800081361334556232017-03-21T09:13:00.002+01:002017-04-20T09:53:54.059+02:00IL SANTONE<br />
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<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;">C’era una volta
un finto santone. Per carità, non che secondo me ne esistano di veri, l’unica
Luce capace di indirizzarci e farci evolvere arriva da dentro. Comunque, questo
finto santone si chiamava Paolo Meraglia. Era un professore in pensione, e gli
piacevano ragazze giovani, davvero giovani. Però dato che lui non era
particolarmente piacente, né ricco, trovò un modo.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;">Andò in edicola
a comprare un paio di mazzi di tarocchi a basso costo. Prese qualche libro di
Magia per darsi un tono, e decise di fare il santone.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;">Quando apriva
le carte gli bastava simulare una situazione piena di negatività, cancellabile
con semplici rituali di magia sessuale, per convincere le clienti ad aprire le
gambe. E ciò andò avanti per anni, in una anonima mansarda imprestata da un
amico compiacente e partecipe.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;">La
sonnecchiante Torino se ne accorse appena. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;">C’era una volta
una ragazza, poco più di una bambina. La vestirono di bianco, dicendole che era
stata prescelta come ancella, antica vestale di segreti iniziatici, catalizzatrice
di misteriosi rituali sessuali che le avrebbero permesso di rimuovere
definitivamente ogni negatività. Il suo ragazzo insisteva che non si tirasse
indietro. Tutto ciò le sembrava strano, bizzarro. Col tempo divenne
profondamente sbagliato, anche se oltre a lei c’erano molte altre ragazze che
continuavano ad andare in quello strano tempio così simile ad una comune
mansarda. La vestale lasciò il suo ragazzo malsano e ne trovò uno nuovo. Che
rabbrividì quando lei si confidò e la portò al più vicino commissariato di
polizia.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;">La
sonnecchiante Torino spalancò gli occhi, turbata da un vivido incubo.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;">C’era una volta
una libreria esoterica nel cuore di Torino, aperta da quindici anni. Il
titolare e sua moglie ascoltavano la radio mentre facevano colazione. Sentirono
di quella storia disgustosa dove un finto santone e qualche complice
inscenavano rituali sessuali e svolgevano stupri di gruppo. Dopo aver scosso la
testa aprirono il negozio e vennero letteralmente invasi dai giornalisti.
Intervistatori e cameraman totalmente ignoranti in materia chiedevano di
vedere, maneggiare, riprendere le cose che potevano fare più scena.
Gettonatissime le voodoo - doll e la statuetta del Baphomet. La prima a
pubblicare l’intervista fu la Stampa. Che, distorcendo completamente il senso
dell’intervista, citò il negozio come “un luogo dove fanatici di esoterismo,
magia nera e chissà che altro vanno a respirare l’aria magica”. Dove “Torino
città magica è una menzogna divertente”.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;">Fortunatamente
la Stampa rimase l’unica a sfottere gli esoteristi. E ci fece pure una becera
figura. Tutti i colleghi di Studio Aperto, Tg5, Tg24, Rai 3 al contrario compresero
quanto poco questo centrasse con l’esoterismo, e in onda apparve il titolare di
Esotericamente a sottolineare quanto “chi pratica l’Esoterismo come ricerca
personale, come crescita, è chiaro che rimanga offeso da questo”.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;">La
sonnecchiante Torino si risistemò i guanciali per ritornare al suo tiepido
torpore primaverile.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;">Con una vestale
un po’ meno ingenua, un finto santone dietro le sbarre, ed una libreria
esoterica che aveva salvato l’immagine.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;">Ho sempre amato
il lieto fine.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;">Però. C’è
sempre un però.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;">Perché quando
un truffatore si finge mago, medium, esoterista, i mass media inondano le
librerie esoteriche e spalano letame sui fruitori di questa spiritualità?</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;">Quando emerge
un finto medico si va forse a setacciare l’università di medicina o gli
ospedali? Si denigra forse la categoria medica?</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;">Perché fa cosi
audience fare di ogni erba un fascio, quando si tratta di esoterismo?</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;">È così divertente
prendere in giro persone che, pur affondando radici nel terreno, stanno
cercando di guardare il cielo e comprendere cosa si nasconde dietro il moto
delle stelle, dietro il fitto velo di Maya, rischiarando il buio della
grettezza con la luce di una candela?</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;">Quanto mi
piacerebbe ricevere il rispetto anche dalle persone che non credono in questo
mondo.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;">Svegliati,
assonnata Torino, e regalami questo sogno.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
Baphomet templare</div>
stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-67434291114667183472017-02-27T12:24:00.004+01:002017-02-27T12:57:51.070+01:00L'ANIMA GEMELLA
<span class="cookie-choices-buttons"> </span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="cookie-choices-buttons"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9My2qszsc-8mc0c_6RxXooIW9rrQzrDdXZJYjSptIqVCLmaOOW_yw9IezG7UK2p_Wq0CCRoYSdb0P5YMQIpOr4bafX8JauJAcuA52PfPKrr0A8XYe_2Fbi5184q1K4pyx1rEknfGuRA/s1600/melaa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9My2qszsc-8mc0c_6RxXooIW9rrQzrDdXZJYjSptIqVCLmaOOW_yw9IezG7UK2p_Wq0CCRoYSdb0P5YMQIpOr4bafX8JauJAcuA52PfPKrr0A8XYe_2Fbi5184q1K4pyx1rEknfGuRA/s320/melaa.jpg" width="320" /></a></span></div>
<br />
<br />
<span class="cookie-choices-buttons">Ultimamente non scrivo spesso. Tante cose a cui pensare, il tempo scorre veloce.</span><br />
<span class="cookie-choices-buttons">Però una mia cliente e amica scalpitava che scrivessi qualcosa sull'Anima Gemella, l'altra metà perduta di noi, la metà mancante della mela, l'Altro da noi capace di creare l'Androgino perfetto.</span><br />
<span class="cookie-choices-buttons">Mi chiedeva più che altro, come riconoscerla? </span><br />
<span class="cookie-choices-buttons">In mezzo a diecimila conoscenti, amici, amanti, come capire che è proprio lui l'Anima Gemella? Quando batte forte il cuore soprattutto, illudersi è facile.</span><br />
<span class="cookie-choices-buttons">Così, ho fatto un piccolo sondaggio, perchè ero troppo curiosa di comprendere come ragiona l'Altra Metà del Cielo. Ho chiesto a qualche amico e cliente del genere XY come fosse possibile riconoscere quest'Anima Gemella.</span><br />
<span class="cookie-choices-buttons">Le prime reazioni sono state divertenti, tutte un turbinare di occhi al cielo, uno schiarirsi la voce, temporeggiare, con la faccia di chi pensa: "Madonna, Stella, e non potevi farmi una domanda più facile? Chiedimi come funziona un reattore ad energia nucleare piuttosto, lì sono bravo!".</span><br />
<span class="cookie-choices-buttons">Comunque, facendo una media, sembra che i maschietti per riconoscere l'Anima Gemella necessitino di:</span><br />
<br />
<span class="cookie-choices-buttons">- Attrazione fisica. Ovvero (ed era abbastanza prevedibile) se hai una migliore amica con cui ti trovi in tutto, interessi, risate, simpatia, ma non la toccheresti neanche con un grissino perchè fisicamente non ti prende, ecco, per gli uomini questa MAI potrà essere la tua Anima Gemella. Non so, da parte di noi donne noto una maggiore flessibilità, spesso col mio lavoro ho sentito storie del tipo: "Mah, all'inizio manco mi attirava fisicamente, poi me ne sono perdutamente innamorata..."</span><br />
<span class="cookie-choices-buttons"><br /></span>
<span class="cookie-choices-buttons">- Situazione spazio - temporale adatta. Questa è una cosa tirata in ballo soprattutto da un soggetto maschile intrippato con le dinamiche spazio-temporali, Donnie Darko, etc. Che mi chiedeva: "e se io avessi incontrato tempo fa l'Anima Gemella ma le condizioni del quì ed ora non fossero state ottimali al nostro riconoscerci e/o ricongiungerci?". Così ho analizzato mentalmente tutti i miei ex compagni di scuola, ex amici, ex fidanzati, e ho scosso decisamente la testa. Non so, a me il passato puzza sempre di minestra riscaldata. Inoltre ho la convinzione che, se avessi incontrato la mia Anima Gemella allora, anche se avesse fatto il macellaio nel mio periodo vegetariano, o il cattolico Inquisitore nel mio periodo spirituale (che in effetti non si è mai concluso), non sarebbe stato un problema. In questo noi donne siamo forse più fataliste e meno razionali.</span><br />
<br />
<span class="cookie-choices-buttons">- Reciprocità. Ovvero, se io percepisco in te la mia Anima Gemella, tu non dovresti schifarmi / scappare con la mia vicina di casa / applicare la spunta blu sui miei messaggi WhatsApp senza rispondermi per una settimana di fila. </span><br />
<span class="cookie-choices-buttons">Come disse quel simpatico avvinazzato di Bukowski: "La testa si deve perdere in due, altrimenti è un'esecuzione".</span><br />
<span class="cookie-choices-buttons"><br /></span>
<span class="cookie-choices-buttons">Questo all'incirca ciò che ho potuto cogliere dall'Altra Metà del Cielo. Ora però vi scrivo da cosa ho potuto comprendere io se avevo di fronte a me l'Anima Gemella.</span><br />
<span class="cookie-choices-buttons">Aldilà di un'affinità caratteriale, di interessi in comune, di una simile visione del mondo e di una progettualità di coppia condivisa, credo che la prova del nove sull'aver trovato la Metà perduta sia data da una semplice sensazione.</span><br />
<span class="cookie-choices-buttons">La Mancanza.</span><br />
<span class="cookie-choices-buttons">Quel vuoto viscerale, profondo, inesprimibile quasi a parole, di quando l'altra persona è distante da te.</span><br />
<span class="cookie-choices-buttons">Nel Buddhismo Shingon esiste una bellissima teoria sull'Anima Gemella, che descrive come la coppia karmicamente unita si scambi quasi una parte del corpo, un filamento di Dna, un insieme di cellule. Forse è una parte di sè più sottile, ma attraverso la distanza, il vuoto dell'Altro, la sua assenza, questa parte sottile di noi che appartiene all'Altro ci chiama segretamente, e a noi si ricongiunge solo attraverso l'abbraccio, quando ogni distanza è colmata e cuori e respiri si muovono all'unisono, col medesimo ritmo.</span><br />
<span class="cookie-choices-buttons">E in quell'abbraccio noi ci sentiamo, finalmente, a Casa. </span><br />
<span class="cookie-choices-buttons">Non più due, non più due mancanti e fragili individualità, ma Uno. L'Unità più forte, potente e sacra che l'Universo intero possa conoscere.</span><br />
<span class="cookie-choices-buttons"><br /></span>
<span class="cookie-choices-buttons"><br /></span>
<span class="cookie-choices-buttons"><br /></span>stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-19620542450191008022016-11-25T10:42:00.001+01:002016-11-28T10:58:57.978+01:00NEANCHE CON UN FIORE<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4wYnetcCrFPR2FPnkTT2JpU1YmNvItgXbsmNBVyFY6MzqYeowNiMvs8qCoEnNL952XW726Ca5Tk-0Vbbd12TQkZox3LC1XdoJwemp-FOOlZK_djpdc4c-4iDZ2fD0bUNyaFqkRg3WFg/s1600/Una-magnolia-in-piena-fioritura.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4wYnetcCrFPR2FPnkTT2JpU1YmNvItgXbsmNBVyFY6MzqYeowNiMvs8qCoEnNL952XW726Ca5Tk-0Vbbd12TQkZox3LC1XdoJwemp-FOOlZK_djpdc4c-4iDZ2fD0bUNyaFqkRg3WFg/s320/Una-magnolia-in-piena-fioritura.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Oggi è la giornata mondiale di protesta contro la violenza sulle donne.<br />
Quando arrivano ricorrenze di questa portata la mia mente si affastella di immagini, ricordi, fatti di cronaca, ma soprattutto di confidenze. Quelle che ricevo, spesso, dalle mie clienti.<br />
La violenza è simile ad una pece vischiosa, quando ti tocca, in qualche modo ti marchia. Per sempre. E in seguito potrai avere la vita più bella del mondo, con accanto (nuove) persone che ti amano e ti proteggono, ma se la violenza ha in qualche modo sfiorato, incrociato, o quasi ribaltato, la tua vita, tu non sarai più quella di prima. Il tuo sorriso sarà meno brillante, ma sicuramente più consapevole. Avrai paura di cose che prima non avresti mai detto. Sarai molto più veloce a leggere nel volto degli altri i primi segnali di nervosismo e rabbia. Non riuscirai a guardare alcune scene di film, a leggere alcuni fatti di cronaca, a ridere di certe battute.<br />
Sarai più fragile, ma nello stesso tempo sarai più forte. Ti sentirai una sopravvissuta, una donna che ce l'ha fatta.<br />
Ecco, questo succede quando sei finalmente dall'altra parte. Quando hai allontanato la, o le, persone che ti nuocevano. La vita avrà un nuovo sapore, sarà preziosa. Sentirai di avere nuovamente mille possibilità davanti, mille desideri da realizzare, mille cose affascinanti da fare. Vorrai una vita intensa.<br />
Ma per arrivare a questo, devi saltarlo, quel ponte. Devi smetterla di stare raggomitolata in un angolo a piangere. Devi smetterla di avere paura. Perchè lo so di cosa hai paura. E non è solo paura della prossima minaccia, del prossimo ceffone, del prossimo ricatto. Hai soprattutto paura della solitudine.<br />
Credi di non meritare di meglio. Credi che sarai giudicata e non capita. Credi che non sarai protetta, neanche da chi ha la divisa che gli impone di farlo. Credi che se esponi al mondo quella vischiosa pece nera che ti ha marchiato, il mondo non ti capirà, nè ti proteggerà, ma saprà solo deriderti o ignorarti.<br />
Quanto ti sbagli. Salvati, non scendere a compromessi, non credere che era l'ultima volta ed ora è tutto cambiato. Non dare altre possibilità alla violenza di danneggiarti.<br />
Alzati, fai le valigie, chiama qualcuno che ti aiuti e scappa dalla tua vecchia vita senza mai voltarti indietro.<br />
<br />
<br />stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-15676325635793411082016-07-25T12:06:00.000+02:002017-07-25T09:14:44.041+02:00I CINQUE ELEMENTI ORIENTALI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Il mio esoterismo è etnologico (non "enologico", leggete bene...), quindi, legato alle etnie dei differenti paesi. Perchè, a mio parere, ogni terra ha i suoi portali per connettersi con il Divino.<br />
Quando scrissi il mio unico libro autoprodotto, "Feng-shui - Architettura dell'anima" (non cercate di acquistarlo, attualmente è fuori produzione), approfondii un discorso che reputo davvero affascinante, ovvero i Cinque Elementi della tradizione orientale, in particolare cinese e giapponese.<br />
Cinque, e non quattro come nella nostra tradizione occidentale. Se noi abbiamo i classici Acqua, Aria, Terra e Fuoco, loro hanno Acqua, Legno, Fuoco, Terra e Metallo.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
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Ognuno di noi è composto, a livello sottile, in particolare da uno di questi cinque elementi, presente in misura forte, quindi facilmente fuori controllo, oppure debole, da intensificare nella propria vita. Gli orientali basano, da questo calcolo del proprio elemento personale, un insieme di abitudini atte al fortificare e far stare bene l'individuo, dalla scelta dei colori da indossare, all'arredamento e alla disposizione delle stanze, ai luoghi capaci di rafforzarlo o indebolirlo, alle direzioni fortunate, alle persone che più di altre possono aiutarlo.<br />
Il calcolo per risalire al proprio elemento personale è particolarmente complesso, quindi sono stati approntati dei calcolatori elettronici, presenti anche on-line, per risalire al proprio elemento personale, al proprio Ba -Zi. Inserendo i Quattro Pilastri, ovvero ora, giorno, mese e anno di nascita, è possibile conoscere il proprio elemento, nonchè il grado di forza o debolezza dello stesso.<br />
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Ecco un link utile per il calcolo (da copiaincollare):<br />
http://www.geomancy.net/products/po-bazi/pod-bazi-free.htm<br />
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Che caratteristiche possiedono le persone collegate agli elementi?<br />
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L’<u><b>acqua</b></u> fluisce e cerca il livello più basso. A riposo è livellata. L’acqua si può manifestare in diversi stati: può essere morbida, dura, fragile o bagnata. L’acqua è un mezzo: le cose si dissolvono in essa, vi sprofondano o vi galleggiano sopra. L’acqua assume la forma del suo contenitore. Essa può essere anche stagnante e putrida. <br />
Ma l’acqua è anche forza, impeto, scava in profondità, ha direzione (va sempre verso il mare), travolge e distrugge. <br />
Perciò una persona che ha un’energia in equilibrio con l'acqua ha tutte queste caratteristiche: di impeto, forza, adattabilità, coraggio, ha spinta, va in profondità, ha resistenza, stimolo, motivazione, volontà, senso di continuità, capacità di “andare a fondo delle cose”, sa nel profondo cosa vuole veramente. <br />
In una persona invece con l’energia acqua non in equilibrio queste caratteristiche diventeranno l’opposto e si tradurranno in paura, incertezza del futuro, difficoltà a partire, indicano una persona senza meta e senza spirito di iniziativa, superficiale, che non sa cosa vuole, senza obiettivi, senza determinazione, esitante, timida, troppo prudente.<br />
<br />
Gli alberi sono simboli di crescita, crescono verso l’alto, fanno rami e fioriscono. <br />
Queste sono le caratteristiche dell'energia <u><b>legno</b></u>: armonia, flessibilità,calma, riparo, radicamento, profondità, ma anche coraggio, imparzialità, forza, ordine e decisionalità. Sul piano psicologico infatti questa energia corrisponde alla capacità di prendere decisioni. <br />
Se l’Energia è sana siamo nella situazione di poter prendere decisioni di poca o grande importanza, rapidamente e senza tentennamenti. <br />
Un soggetto con l’energia legno in equilibrio sarà quindi un individuo coraggioso, imparziale, preciso, paziente, disciplinato, tranquillo, controllato; una persona puntuale, un ottimo organizzatore. <br />
Ma se questa energia è in squilibrio queste qualità positive diventanteranno l’opposto e la persona sarà irascibile, impaziente, con la mania dell’ordine, organizzata e programmata senza possibilità di uscire dai suoi schemi, rigida.<br />
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L’energia del <u><b>fuoco</b></u> si diffonde in tutte le direzioni e al fuoco piace essere al centro dell’attenzione; viene naturale mettersi in cerchio intorno al fuoco e qualunque posto si occupi intorno al fuoco si riceve la sua energia. Ad una festa la persona al centro di un gruppo è un fuoco. Il soggetto dell'elemento fuoco ha la capacità di entrare facilmente in armonia con gli altri, ha carisma, tanti amici, è molto estroverso, piacevole da ascoltare, ha bisogno dell’attenzione degli altri, fa di tutto per attirare la gente, veste in modo sgargiante e appariscente. Uno degli aspetti più importanti del fuoco è il ritmo. Una persona in equilibrio di fuoco sa integrare i propri ritmi con quelli dell’ambiente. <br />
Un’altra delle caratteristiche principali del fuoco e’ la capacità di comunicazione. <br />
L’immagine del fuoco è quella del sole che brucia sapendo che si consumerà. Il sole deve bruciare e il fuoco deve dare. Ma perché il fuoco bruci ci vuole il combustibile, ovvero le altre persone. L’energia fuoco comunque deve essere espressa, non sta dentro, è esteriore, non interiore. <br />
Se l’energia fuoco non è in equilibrio la persona tende ad essere in eccitazione costante, ride e parla sempre, anche a sproposito, parla spesso dei propri difetti, diventa rompiscatole, tende al vittimismo, all’autocommiserazione, è molto stravagante: sono tutti modi per attirare l’attenzione. E’ una persona emotiva, caricata, esagerata. Potrebbe essere una persona brillante in compagnia ma che si spegne quando è da sola.<br />
<br />
La <u><b>terra </b></u>è rigogliosa, compatta, filtra, da nutrimento, dona la vita, avvolge, da stabilità. <br />
Può essere dura, soffice, fertile, arida. Una delle caratteristiche di questo elemento è proprio la centratura. <br />
Compattezza, solidità, capacità di dare e di ricevere nutrimento, centratura, sono le caratteristiche di una persona con l’elemento terra in equilibrio; una persona che sa essere empatica, che ha cioè la capacità di mettersi in comunicazione profonda con gli altri, e simboleggiando il sottobosco si muove senza apparire, silenziosa e stabile. E’ una persona che è capace di raccogliere e trarre i frutti dall’esperienza. <br />
Se l’energia non è in equilibrio, la persona è come una terra arida, non è in grado di dare sostegno e nutrimento ma anzi lo cerca negli altri. Si autocommisera, è insicura e ha mancanza di fiducia in sé, chiede continuamente aiuto e racconta la sua storia con vittimismo, incolpa sempre gli altri, è limitata nella comunicazione perché pensa di non essere interessante, di non essere ascoltata, i suoi gesti non sono completati, così come i discorsi. La persona è gelosa, cinica, dubbiosa.<br />
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Il <u><b>metallo </b></u>è freddo, rigido, lucente, stabile, duro, impermeabile, concentrato, brillante, forte, pesante. Il metallo può fondersi e indurirsi. <br />
Ma il metallo è anche malleabile e duttile e queste due caratteristiche sono molto importanti nel considerare i vari aspetti di questa energia. <br />
Il metallo ha anche un’altra importante caratteristica: la conduttività, la capacità cioè di trasmettere velocemente variazioni di temperatura, elettricità e magnetismo. <br />
La fase dell’energia metallo è la fase del portare a termine le cose, del concretizzare; una persona con questa energia in equilibrio è una persona positiva, che sa concretizzare il risultato finale di un lavoro, è una persona che porta a termine un progetto, che si sente collegata a quanto c’è di prezioso fuori dai suoi confini. E’ un soggetto affidabile, concreto, stabile, che ha fiducia in sé stesso, ha senso di giustizia, potenzialità, capacità di introspezione. E’ una persona che all’opposto del fuoco fatica molto a mettersi al centro dell’attenzione. Ed è molto flessibile. <br />
Se l’energia metallo non è in equilibrio allora l'individuo è triste e depresso, è una persona che non si stima, tutto il suo disagio è rivolto verso di sé, dà la colpa a se stessa e si sente delusa, si isola e a volte si lascia andare all’autodistruzione. <br />
Ha le spalle chiuse, curve e sembra che porti il peso del mondo sulle spalle, non ha gestualità, ha poca espressività nel volto e anche la voce è monotona e tende a calare.<br />
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Io sono un'Acqua debole, ovvero con l'elemento sotto controllo, ma faccio i conti anche con il mio animale dell'anno, ovvero un Cavallo di Fuoco, che a volte mi fa imbizzarrire, scalciare o ridere senza ritegno.<br />
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E voi a quale elemento orientale appartenete?<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNvJjWHpPfkjnSYz1e_9WfOa-QHLfnmuyWAuX1m9T0Aj2onNlz0W4CTTsENLMFmCsj94tsUT6a7yYOP1bSYOxAeudXgmfg71PNGcMkLHyypQMiL6-SCSmYGV2g8BgZj0iiUIDVYlE6LA/s1600/cavallo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNvJjWHpPfkjnSYz1e_9WfOa-QHLfnmuyWAuX1m9T0Aj2onNlz0W4CTTsENLMFmCsj94tsUT6a7yYOP1bSYOxAeudXgmfg71PNGcMkLHyypQMiL6-SCSmYGV2g8BgZj0iiUIDVYlE6LA/s320/cavallo.jpg" width="255" /></a></div>
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<br />stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-67287708003069971652016-04-06T10:26:00.002+02:002016-04-06T10:27:31.467+02:00I NUOVI HIPPIE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSCAAGv8p98p4cGYiF3Iey7qjeIcel0-6lcvqsd3TE373jIqU8sG3NqAiYw-zCXoymZUtV1BkdV2UUn-deEZQXkkQ8Y0vkEEsVVqduOqk4nSHJbln5UpQ-4dumk7yuTlRMJ4rahCxQpQ/s1600/beltane2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSCAAGv8p98p4cGYiF3Iey7qjeIcel0-6lcvqsd3TE373jIqU8sG3NqAiYw-zCXoymZUtV1BkdV2UUn-deEZQXkkQ8Y0vkEEsVVqduOqk4nSHJbln5UpQ-4dumk7yuTlRMJ4rahCxQpQ/s320/beltane2.JPG" width="320" /></a></div>
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Questa Pasquetta ho avuto una illuminazione.<br />
Ero con due amiche educatrici in mezzo alla natura, e cercavo un cespuglio dietro a cui nascondermi per espletare un fisiologico bisogno. Tra un turno di vedetta femminile ed un altro, mi sono messa a riflettere con loro su quanto siamo diversi da molte altre persone.<br />
Perchè molte quasi quarantenni della nostra età avrebbero trascorso la Pasquetta nel ristorante figo, tirate a lucido con abiti firmati, con l'amuchina nella borsetta e il tablet da sbattere davanti ai loro figli per non farli annoiare, anzi, per sedarli fino al momento del caffè e del conto.<br />
E poi c'eravamo noi. Sparsi in una radura insieme a decine e decine di altre famiglie, di altre compagnie di amici, tra risate e schitarrate.<br />
Con gli uomini stretti in gruppo, uniti dal ruolo esclusivamente maschile dei Detentori della grigliata. Dai ad un gruppo di uomini carne cruda, verdura, fuoco e torneranno ad uno stadio primitivo.<br />
Donne e bambini in giro a raccogliere rami secchi per il fuoco.<br />
E poi partite di calcio, rotolamenti nell'erba, nel fango, strani travestimenti con plaid zebrati scovati all'ultimo dal retro della macchina. Un bambino di tre anni e mezzo si è arrotolato tale plaid a mò di mantello, e per un attimo ci è sembrato che la reincarnazione infantile di Freddy Mercury fosse tra noi. <br />
E poi zibibbo da portare in salvo dalle pallonate, racconti dell'orrore generosamente elargiti ai pargoli impavidi, camminate tra i boschi, curiosi ritrovamenti di sassi ferrosi.<br />
Ero lì con le mie amiche e riflettevo sul fatto che siamo proprio tanti.<br />
Che appena c'è una domenica di sole ci tuffiamo nella natura, immersi fino al collo.<br />
Spartani, arruffati, selvatici.<br />
Siamo artisti, sciamani, educatori, musicisti, attori. Ma anche negozianti, impiegati, operai.<br />
Possiamo essere benestanti o avere difficoltà ad arrivare a fine mese. Ma quello che ci unisce è che abbiamo scavato sotto la superficie di questa società consumistica e basata sull'ostentazione.<br />
Ci sentiamo liberi, scarmigliati e felici di non dover dimostrare niente a nessuno.<br />
Siamo bambini dentro, e siamo allo stesso tempo dotati di una sensibilità, di una profonda forma di spiritualità strettamente connessa all'immersione nei cicli naturali dell'esistenza.<br />
Probabilmente siamo i nuovi Hippy. Siamo una minoranza, è vero, ma se mi guardo attorno, su questa ampia radura che è la vita, vedo decine di persone come noi in giro. <br />
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<br />stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-83351908920471469782016-03-07T12:39:00.000+01:002016-03-14T09:52:16.496+01:00A VOLTE SI VINCE<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5gyldxlBEg7ueDYn4afWiSIBQrI2ndO6qgfcQ27OYunySOMuGNaXWTrJPY1hmmx34KjqouIit37qAVpAknng3RFS_7cWFtM73DLvrVL-h7c7So9kxdc9rUcwkaUpzYG93z6bsni8vMw/s1600/podium123.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5gyldxlBEg7ueDYn4afWiSIBQrI2ndO6qgfcQ27OYunySOMuGNaXWTrJPY1hmmx34KjqouIit37qAVpAknng3RFS_7cWFtM73DLvrVL-h7c7So9kxdc9rUcwkaUpzYG93z6bsni8vMw/s320/podium123.jpg" width="320" /></a></div>
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Ieri mattina mi sono svegliata all'alba per partecipare ad una competizione sportiva.<br />
Dato che sono una giovane e atletica pischella nonostante l'età anagrafica che la mia carta d'identità mostra al mondo, mi sono pure piazzata quarta, con grande soddisfazione del mio ego.<br />
Oggi però voglio parlare di quello che ho visto, attorno a me.<br />
C'erano due ragazzine di dodici anni circa, in un altro gruppo.<br />
Mi sono messa a guardarle attentamente prima che gareggiassero.<br />
La prima indossava una faccia da funerale, tanto che ero tentata di avvicinarmi e chiederle se le fosse appena morto il gatto o il criceto. Chiamiamola Addolorata, per restare in tema.<br />
La seconda invece appariva più serena, sorridente. Chiamiamola Gaia, per intenderci.<br />
Conosco, almeno in parte, i meccanismi che stanno dietro alle loro due famiglie.<br />
La famiglia di Addolorata è estremamente competitiva. E' tutto un paragonarsi, un litigare su robe come: "tu hai favorito sua figlia rispetto alla mia!" e amenità di questo tipo. Mi è stato raccontato che dopo una competizione in cui Addolorata non aveva ottenuto un impeccabile punteggio, la madre è calata negli spogliatoi femminili come una furia, inveendo sull'incapacità della figlia al punto da farla piangere, davanti allo sguardo attonito di tutti i presenti.<br />
E poi c'è la famiglia di Gaia. La mamma di Gaia è molto stile hippy, vogliamoci tutti bene, litiga esclusivamente con la suocera, che a Pasqua vuole servire in tavola l'agnello. E' un tipo più spirituale, per lei l'importante è che sua figlia faccia attività sportiva, poi, che si tratti di gareggiare alla domenica mattina o di fare la corsa dell'isolato per cinque volte, per lei poco cambia.<br />
Provate a indovinare, chi si è piazzata al primo posto?<br />
Mi piacerebbe rispondere che ha vinto Gaia, e scrivere su quanto riusciamo ad attirare i successi nella vita, in base a quanto meno ci accaniamo nell'ottenerli.<br />
Invece il primo posto sul podio l'ha preso Addolorata. Che continuava ad avere un'espressione tristissima nonostante la vittoria.<br />
Gaia invece si è presa il quinto posto. E in quei bellissimi occhi di ragazzina dodicenne, non ho visto la benchè minima lacrima.<br />
Così mi sono chiesta: ma chi ha realmente vinto?<br />
Aveva davvero vinto Addolorata, che avrebbe portato a casa il suo trofeo da sfoggiare sulla credenza, sperando che la madre grazie a questo imparasse finalmente ad amarla?<br />
O aveva vinto Gaia, che pur lottando con tutte le stranezze di sua mamma (perchè spesso quando sei un tipo spirituale risulti molto eccentrica agli occhi della massa...), dicevo, aveva vinto invece Gaia, che quella sera avrebbe chiuso gli occhi con la consapevolezza di essere amata?<br />
Credo che noi vinciamo, davvero, quando stiamo facendo qualcosa che ci piace, qualcosa che amiamo. Perchè solo allora, sia che saliamo sul podio, sia che perdiamo, avremo vinto comunque.<br />
Io arrivo da una famiglia molto simile a quella di Addolorata, dove l'amore e l'affetto erano elargiti<br />
(e con parsimonia) solo se io seguivo la religione, gli sport, i comportamenti sociali e affettivi imposti dalla mia famiglia. Altrimenti, non venivo più amata.<br />
Che ricatto colossale, amare un figlio a patto che si comporti esattamente come vuoi tu. Costringerlo a barattare la propria libertà di espressione per ottenere l'affetto della sua famiglia.<br />
Da piccolo purtroppo ci caschi, in questi meccanismi. E fai di tutto, pur di ottenere quell'approvazione. Poi cresci, e ti trovi di fronte ad un bivio. Puoi continuare così, anche tutta la vita.<br />
Oppure puoi comprendere che tu sei più importante dell'approvazione degli altri, anche di quegli altri che hanno il tuo stesso sangue. Puoi ribellarti, rialzarti, staccare quel cordone ombelicale che ormai assomiglia ad un guinzaglio, e sentirti finalmente<i> <b>libera</b>.</i><br />
Io questo auguro ad Addolorata, e a tutti coloro che vivono per compiacere gli altri, e non se stessi.<br />
Perchè altrimenti è solo una vita a metà, una vita in cui abbiamo magari vinto molte gare, ma abbiamo perso la cosa più importante:<b> noi.</b><br />
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<br />stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-8721476594771865862016-01-25T11:10:00.001+01:002016-04-04T10:17:57.100+02:00QUELLO CHE DAVVERO VOGLIAMO<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlqisSeJ7MYT4prPshFkto3hbHR9m13hoPamBXWA6SJsg3hYTwJIXXuZuaKGq9VtyZrsHTSWPHuTuKEkDNcCe5bmQTb4btlNfg2FOvC11QSAT8B7zT-vKGmZOVeg6OQmcKakwpMvBgFQ/s1600/blog1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlqisSeJ7MYT4prPshFkto3hbHR9m13hoPamBXWA6SJsg3hYTwJIXXuZuaKGq9VtyZrsHTSWPHuTuKEkDNcCe5bmQTb4btlNfg2FOvC11QSAT8B7zT-vKGmZOVeg6OQmcKakwpMvBgFQ/s320/blog1.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
Marco Donatiello Ph.</div>
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Ultimamente mi sono accorta di una cosa.<br />
Per farla affiorare alla soglia della consapevolezza ho avuto bisogno di un caso in particolare.<br />
Si è seduta in studio davanti a me una bella donna, capelli biondi e occhi azzurri, di circa cinquant'anni.<br />
Chiamiamola per comodità Marina, nome di fantasia, anche perchè mi sono sempre immaginata le Marine come donne dalla bellezza nordica (Dylan Dog docet).<br />
Comunque, Marina si siede davanti a me e mi racconta di questo uomo. Che l'aveva lasciata per un'altra. Lei ha aquistato in negozio i materiali necessari e ha fatto partire un rituale di allontanamento prima, un rituale di avvicinamento poi.<br />
E l'uomo in questione ha lasciato la rivale ed è tornato da Marina.<br />
Liscio come l'olio. A questo punto, vorrei tanto concludere con un "E vissero per sempre felici e contenti". Ho un debole per il lieto fine.<br />
Invece quest'uomo, chiamiamolo Pinotto che fa fine e non impegna, ha fatto dei passi falsi.<br />
Voleva stare con Marina, vederla spesso, magari anche dormire da lei un sabato sì e uno no.<br />
Un giorno è tornato dal mercato con dei funghi porcini chiedendole se aveva voglia di preparare il pranzo per loro due.<br />
Un'altra volta, la aspettava sotto casa e dato che tardava le ha citofonato per capire a che punto era. <br />
Parlava di volerla pure sposare, Marina.<br />
Ecco, queste cose, che a me sembrano normali, carine e pure commoventi (sai quante cinquantenni si sdilinquirebbero davanti a una proposta di matrimonio? O davanti a un cesto di porcini?), ecco, a Marina invece queste cose facevano venire l'itterizia, lo scorbuto e vari tic nervosi. <br />
Perchè? Perchè Marina aveva passato gli ultimi trent'anni a vivere da sola.<br />
E un Pinotto che ti dorme in casa due sabati al mese, vuole mangiare con te, ti citofona, ti telefona e prospetta aneliti di futura felicità matrimoniale non poteva sopravvivere.<br />
Conclusioni: Pinotto è stato lasciato da Marina il giorno di Natale.<br />
Che sarà anche vero che a Natale siamo tutti più buoni, ma probabilmente è un proverbio che non si addice alle Marine.<br />
Fosse finita lì, l'avrei catalogato come un generico errore di valutazione femminile. Anch'io ne faccio a decine, figurati. Il fatto è che Marina era lì, in studio davanti a me, con le lacrime agli occhi, e mi chiedeva cosa poteva fare per riconquistare Pinotto, se era il caso di sparare altri rituali di avvicinamento.<br />
Povero Pinotto, ammetto di aver avuto pena per lui. Ho avuto un flash di me che vendevo un nuovo rituale a Marina, Pinotto che immancabilmente tornava, e un mio personale debito karmico legato all'infelicità sentimentale di Pinotto. <br />
Così, al posto di vendere materiali a Marina, ho cercato di farla riflettere. Amava Pinotto? Probabilmente no. Ma fosse anche stato vero il contrario, avevano due modi di concepire l'amore totalmente diversi. Due progetti di vita, due abitudini inconciliabili. A cinquant'anni le persone non cambiano, non così tanto almeno. E Pinotto sarebbe tornato col cestino di funghi, e Marina lo avrebbe accolto col suo desiderio di spazi e di solitudine.<br />
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C'è una carta dei Tarocchi che amo molto: la carta degli Amanti.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8mxUW6s2KgKSH5QQdo9laIvaq-sXqhLW_1IKuN_Q8dJQDxO_jOuw0XZSVz10-beNHJJdHL03XH68pWtvuA_cSu34uExn8mE__jpqXpuOQYsPE_56JUq2qomkXzFotRFX8Fv37XHgpPg/s1600/innamorato.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8mxUW6s2KgKSH5QQdo9laIvaq-sXqhLW_1IKuN_Q8dJQDxO_jOuw0XZSVz10-beNHJJdHL03XH68pWtvuA_cSu34uExn8mE__jpqXpuOQYsPE_56JUq2qomkXzFotRFX8Fv37XHgpPg/s320/innamorato.jpg" width="169" /></a></div>
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"Questa lama rappresenta l'incrocio di due strade, che si dipartono dai piedi di un giovane. <br />
Al di sopra di lui, un Cupido bendato tende la sua freccia, che contiene la volontà del giovane. Se il giovane non disperderà la sua volontà, ma riuscirà ad economizzarla, il suo volere ed il suo atto d’amore saranno potenti. Questa metafora è importante soprattutto per un discorso magico: se il Magus sarà capace di indirizzare e convogliare il suo pensiero come puro atto di volontà, e di scagliarlo come una freccia verso il suo obiettivo, con mano ferma che non teme l'insuccesso e con un valido arco, realizzerà ciò che desidera, sempre all’interno dei piani divini."<br />
(Tratto dal mio penultimo libro pubblicato,<i> Il Linguaggio Magico dei Tarocchi, Psiche2).</i><br />
Questo per dire cosa, a Marina, a me stessa e a tutti voi?<br />
Che dobbiamo capire quello che davvero vogliamo. Se è una cosa che fa per noi. Se è una cosa che ci fa stare bene, che ci arricchisce, che ci completa. Perchè poi, dal Volere all'Avere, il passo non è così lungo. Davvero.<br />
La cosa difficile è la scelta, è capire se quel determinato compagno, lavoro, sport, se quella abitudine, ci starà bene addosso. E' un pò come provare un vestito dentro il camerino.<br />
Pinotto sta bene indosso a Marina? Sicuramente no.<br />
E a noi, cosa sta bene indosso?<br />
Non facciamo l'errore di dover sempre tornare coi resi per i cambi.<br />
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<br />stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-31346189535841798272016-01-18T10:37:00.001+01:002016-01-18T11:47:58.273+01:00TI INVITO<br />
...E lo so che fa freddo.<br />
Io per prima al mattino devo iniziare una serie di mantra per trovare il coraggio di uscire da sotto il piumone.<br />
E lo so che di sera fa subito buio. Tu sei lì che pensi di essere a metà pomeriggio, all'ora del the coi pasticcini, e cala la notte come una tenebra improvvisa.<br />
E poi c'è la svogliatezza, la stanchezza, che intorpidisce le gambe e i pensieri, e l'unica cosa sensata da fare sembra quella di sbattersi sul divano a poltrire.<br />
E poi arrivo io. Come una sorta di elfo dei boschi che ti scrolla e ti dice: "dai, vieni quì, sto organizzando una cosa davvero carina, devi essere dei nostri!".<br />
Perchè è una vita che non invito qualcuno ad un evento, e forse ci ho anche perso un pò la mano, e proprio per questo voglio che tu mi risponda, che tu mi dica " ma sai che hai ragione? E' proprio carina questa cosa che stai preparando, magari un salto da te ce lo faccio davvero!".<br />
Insomma, tutto ciò per dirti "I Want You!". Ed ecco il dove, come e quando.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhT_iMwReGdXqAqg47sKlRy0mAH9IIX7HqubA1X3VmwL7BCzrE2kSkAkRJ7w4C1eSU5rltW8gKhmGEA1CDquOZLgDQWXpm_WCR2xs7rnTQf6J3vN7UE5XhxRefeFNsVQEEiRPTWXwSyQ/s1600/evento+sibille.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhT_iMwReGdXqAqg47sKlRy0mAH9IIX7HqubA1X3VmwL7BCzrE2kSkAkRJ7w4C1eSU5rltW8gKhmGEA1CDquOZLgDQWXpm_WCR2xs7rnTQf6J3vN7UE5XhxRefeFNsVQEEiRPTWXwSyQ/s320/evento+sibille.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<span class="fsl">A pochi giorni dalla Festa degli innamorati, la
Libreria EsotericaMente propone una conferenza davvero in tema: “Misteri del Cuore aspettando S. Valentino”. </span><br />
<span class="fsl">E non iniziate a dirmi "Ah, ma tanto io sono solo, triste e sventurato" Oppure non fate la coppia cinica che a S. Valentino manco festeggia. Comunque, questo evento è per il 6 di Febbraio dalle 19 in poi. </span><br />
<span class="fsl">Si parlerà di sentimenti, insieme a me, e di uno splendido mazzo di carte, la Sibilla del Cuore, insieme al mio caro amico Giordano Berti, esperto di esoterismo nell'arte.<br /> La Sibilla del Cuore è un mazzo di carte
da divinazione basate su un libro misterioso, pubblicato nel 1617 da
Daniel Cramer, uno dei primi adepti della ormai leggendaria Fratellanza
della Rosacroce.<br /> Berti ha riscoperto l’opera di Cramer e l’ha
trasformata in una specie di “oracolo” utile a guidare persone di ogni
sesso, età e religione ad affrontare i più diversi problemi quotidiani.<br /> La Sibilla del Cuore deve il suo titolo al fatto che in ciascuna delle 40 carte appare un cuore, simbolo di sentim<span class="text_exposed_show">enti, emozioni e stati d’animo che nascono da esperienze materiali o anche spirituali.<br />
Le 40 figure, infatti, mostrano un cuore impegnato nelle più diverse
imprese: taglia i lacci che lo trattengono alle ricchezze, sfugge a
tentazioni diaboliche, dona linfa a frutti e fiori, si protegge con ali
angeliche, cerca la luce della conoscenza, affronta viaggi e prove di
vario genere.<br /> Nel corso della conferenza, accompagnata dalla
proiezione di splendide immagini, Berti illustrerà l’avventurosa storia
della Sibilla del Cuore e la sua utilizzazione pratica, sulla base delle
istruzioni fornite dall'esoterista svizzera-portoghese Odete Lopes,
collaboratrice a questa meravigliosa edizione.<br /> La grafica elegantissima delle carte e del cofanetto è stata curata dall'art designer Letizia Rivetti.<br /> Il manuale, edito da ArabaFenice, è già stato tradotto in lingua portoghese, inglese e tedesca.<br /> </span></span><br />
<span class="fsl"><span class="text_exposed_show">A seguire, restando in tema con il mondo dei sentimenti, io presenterò il mio ultimo libro pubblicato: </span></span><br />
<span class="fsl"><span class="text_exposed_show">“Rimedi
Cabalistici per l’Amore”( edizioni Psiche2). <br /> Questo trattato svolge
due funzioni:</span></span><br />
<span class="fsl"><span class="text_exposed_show">la prima permette di riconoscere e comprendere le forze
di matrice cabalistica che determinano il proprio modo di amare, e mostra
inoltre quanto queste energie possano nuocere, se portate all'eccesso.<br />
La seconda funzione aiuta a ripristinare l'equilibrio affettivo
infranto, sia all'interno di un rapporto di coppia, sia nel corso della
difficile ricerca dell'Anima Gemella.</span></span><br />
<span class="fsl"><span class="text_exposed_show"></span></span><br />
<span class="fsl"><span class="text_exposed_show">Che altro dirti? Io ti invito, e ti aspetto. </span></span><br />
<span class="fsl"><span class="text_exposed_show">Vediamo se nella lotta contro il piumone - divano - estrema svogliatezza - cinismo e apatia vinco io!</span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqOdQ5SdHuFx9-3FSWRS19t0fA4PlPB7BWYnH_h46WGtp7MCE9e6utAQCU4NqwhatYcJLWWY7PrlvEg6xSMWgf0fzF3fl7nKSFqbbP47RAqRLOWmSS9x2Zs7egVpG80pyftRQOd9Iv_g/s1600/I+want+you.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqOdQ5SdHuFx9-3FSWRS19t0fA4PlPB7BWYnH_h46WGtp7MCE9e6utAQCU4NqwhatYcJLWWY7PrlvEg6xSMWgf0fzF3fl7nKSFqbbP47RAqRLOWmSS9x2Zs7egVpG80pyftRQOd9Iv_g/s320/I+want+you.jpg" width="232" /></a></div>
<span class="fsl"><span class="text_exposed_show"><br /> <br /> PER INFORMAZIONI<br /> Andrea Pasino, <br /> Libreria EsotericaMente, Torino, Via Garibaldi 18/56 (cortile interno), Tel. 011 431 0499<br /> <a href="http://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.esotericamente.it%2F&h=kAQEsZPtW&enc=AZPAwf0pSWVmxPW8QchXncNpPZ0GMoYW-98jASBFXENX_CksEpWYt-Jr9vCdnAwYW9Y&s=1" rel="nofollow nofollow" target="_blank">www.esotericamente.it</a> - arcturus2005@libero.it<br /> <br /> INGRESSO LIBERO</span></span>stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-91677765287639316072015-11-04T11:08:00.005+01:002015-11-04T13:47:22.627+01:00QUANDO LE CARTE SONO BRUTTE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm5kWPZe5lGMhOTLP4Lnm3VAVsCH6Eh9pQeJy7VDyElRQcjOB27Opuu8HOAPsGfTMRpYwkOkoz1k9XYyBtnUTp1t1t4DubpoaPz-HMdhkFop187jMwjhd3rt_8IJKpVqguOgKoT1tUhw/s1600/stella+carte.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm5kWPZe5lGMhOTLP4Lnm3VAVsCH6Eh9pQeJy7VDyElRQcjOB27Opuu8HOAPsGfTMRpYwkOkoz1k9XYyBtnUTp1t1t4DubpoaPz-HMdhkFop187jMwjhd3rt_8IJKpVqguOgKoT1tUhw/s320/stella+carte.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif;">Marco Donatiello ph.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif;">Voi
siete lì, sedute davanti a me. La domanda vi preme sulla punta della
lingua, non vedete l'ora di </span><i style="font-family: Arial, sans-serif;">sapere</i><span style="font-family: "arial" , sans-serif;">. Io vi sto sorridendo
e con gesti decisi prendo le quattro carte che risponderanno al
vostro dubbio, alla vostra indecisione, alla nebbia che nasconde
ancora il futuro che deve mostrarsi.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="color: white; font-family: "arial" , sans-serif;">Guardate
il tavolo macchiato di cera, con le lune e le stelle disegnate,
gialle su sfondo blu.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="color: white; font-family: "arial" , sans-serif;">Guardate
le mie mani inanellate che voltano le carte.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="color: white; font-family: "arial" , sans-serif;">E,
sia che voi conosciate i Tarocchi, sia che siate alla vostra prima
seduta di cartomanzia, vi rendete conto che sono uscite carte brutte.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="color: white; font-family: "arial" , sans-serif;">Magari
c'è una Torre, che col suo fulmine a ciel sereno fa precipitare e
morire due uomini.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="color: white; font-family: "arial" , sans-serif;">Magari
è uscita la Morte, col suo macabro scheletro dinanzi alla brulla
radura cosparsa di membra umane.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="color: white; font-family: "arial" , sans-serif;">Oppure
è comparso anche l'Appeso, l'uomo capovolto e impiccato per i piedi,
immobilizzato in uno scomodo destino che richiede un sacrificio.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="color: white; font-family: "arial" , sans-serif;">La
paura vi assale. Quelle carte, pensate, parleranno di un tragico
destino senza via di scampo, ogni speranza verrà soffocata da un
triste ed ineluttabile responso.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="color: white; font-family: "arial" , sans-serif;">Tempo
fa lessi un bellissimo libro, "la Via dei Tarocchi" di
Jodorowski. Che ha un approccio al simbolismo dei Tarocchi
prevalentemente psicologico, non particolarmente divinatorio. Per
lui, anche le carte più brutte sono in realtà una bellissima
opportunità di crescita, di maturazione, di evoluzione personale.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="color: white; font-family: "arial" , sans-serif;">Eccerto.
Caro Alejandro, diglielo tu alla mia cliente che la Torre è una
carta di festa e di meravigliosa trasformazione interiore.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="color: white; font-family: "arial" , sans-serif;">Credo
che questo valga per ogni disciplina divinatoria o collegata, almeno
in parte, ad una predizione del futuro. Che si tratti di astrologia,
I ching, rune, fondi di caffè e quant'altro.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="color: white; font-family: "arial" , sans-serif;">Quando
esce qualcosa di brutto, è facile dire che questa è un'ottima
opportunità di maturazione psicologica. Ed è sicuramente vero,
quello che non ci uccide ci fortifica. Ma in quei momenti, le mie
clienti sbatterebbero la testa contro il muro pur di vedere uscire
carte più belle, e della trasformazione interiore non gliene frega
una benemerita mazza (ultimamente mi fanno notare che ho acquisito
una scrittura più sintetica e volgare, scusatemi).</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="color: white; font-family: "arial" , sans-serif;">Ho
due riflessioni da porvi. La prima, è che io non sono una esoterista
da fiorellini e cuoricini. Quindi, se vedo carte brutte, non voglio
indorarvi la pillola ma dirvi esattamente quello che è. Se l'uomo di
cui mi chiedete si avvicina pericolosamente a Jack lo Squartatore,
non ve lo descriverò come Mr. Grey. Se la relazione in cui vi state
infilando è un Vicolo Stretto, non ve ne parlerò come se entraste
in Parco della Vittoria (Monopoli docet). Un Halloween di tanti anni
fa presi accordi con uno splendido negozio di accessori e venni messa
su una vetrina di Via Garibaldi a fare le carte alle clienti, con una
sola raccomandazione: di prevedere solo cose belle, e far alzare le
signore dai cuscini con un sorriso, non con le lacrime (a livello
commerciale, è un ragionamento che non fa una piega. Pensa che calo
nelle vendite altrimenti!). Quando l'anno successivo mi riproposero
l'evento, rifiutai.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="color: white; font-family: "arial" , sans-serif;">Non
si può fare le carte togliendo dal mazzo quelle brutte.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="color: white; font-family: "arial" , sans-serif;">Come
non si può prevedere meraviglie quando arrivano transiti di
pianeti <i>malefici </i>(Marte e Saturno vengono anche
definiti allegramente così, sapevate?).</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="color: white; font-family: "arial" , sans-serif;">Ogni
tanto qualche cliente alle prime armi esordisce dicendomi, con aria
spaventata: "Ma dimmi solo le cose belle, eh?".</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="color: white; font-family: "arial" , sans-serif;">La
vita è fatta di luce e ombra, di vittorie e sconfitte, di salite e
discese. Come posso descrivere il futuro parlando solo dei colori e
non del buio?</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="color: white; font-family: "arial" , sans-serif;">La
seconda riflessione riguarda il fatto che quando escono carte brutte,
esse sono un avviso, non un destino ineluttabile. Come scrivo nelle
dispense del mio Corso di Cartomanzia:</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: white;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<i style="font-family: arial, sans-serif;"><span style="color: white;">La
funzione del consulto, e dei tarocchi, è di dare indicazioni sul
futuro, segnalando i possibili problemi come un “campanello
d’allarme". Il futuro, però, porta ad incroci di strade
complicate, legate alla volontà di ogni singolo individuo che, per
un tratto del percorso, decide di condividere il suo cammino con il
consultante. I Tarocchi esaminano possibilità future, l’intreccio
di più variabili, non qualcosa di inevitabile. Il destino è
costruito anche dalla volontà dell’uomo, il libero arbitrio di cui
è fornito gli consente di modificare i piani futuri. Quindi le carte
sono un avviso, un consiglio, la visione di un futuro possibile,
probabile, ma mai completamente certo. Se il consultante saprà
trarre vantaggio ed insegnamento dalle raccomandazioni degli Arcani,
avrà una maggiore consapevolezza e dominio sul suo futuro.</span></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: white;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="color: black;"><span style="color: white; font-family: "arial" , sans-serif;">Quindi,
ricapitolando. Sono uscite carte tragiche, orrendamente brutte. Ora
ci rimbocchiamo le maniche e cerchiamo di modificare in meglio il
nostro futuro.</span></span></div>
<span style="color: white;"><br /></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: white;"><br /></span></div>
<span style="color: white;"><br /></span>
<br />stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-61108394760581296472015-09-03T10:02:00.000+02:002015-09-21T09:37:34.072+02:00L'UTENTE DA LEI CHIAMATO NON E' AL MOMENTO RAGGIUNGIBILEEccoci di nuovo, dopo lunga latitanza da blog. Tornata dalle vacanze, quest'anno sono riuscita ad evitare ustioni di terzo grado spalmandomi la protezione 50 pure al tramonto. Ricominciamo il <i>menage</i> autunnale con un post leggero, su un argomento sentimentale che attanaglia le mie clienti da quando ho aperto lo studio.<br />
Ovvero: come comportarsi durante l'attesa, lo stand - by, quel difficile e gravoso momento in cui voi donne coinvolte, innamorate, infatuate, colpite al cuore da un ragazzo, non state ricevendo risposta da lui.<br />
Descrivo il classico caso in cui il lui in questione vi ha baciate, infiocinate, sedotte, e poi si è dato momentaneamente alla fuga. Scrivo "momentaneamente" perchè di solito ritornano, eh. A meno che non abbiano visto tra i vostri centimetri di pelle nuda curiose mutazioni genetiche, o non li abbiate pressati per fissare la data di nozze e decidere i nomi dei vostri futuri pargoli, prima o poi ritornano.<br />
Il che mi fa anche venire un pò i brividi perchè mi viene sempre in mente quel romanzo horror di Stephen King e mi immagino orde di ex amanti zombificati che bussano alla vostra porta e a cui, lo so con certezza, aprireste comunque. Una cosa che ho notato è che noi ragazze non abbiamo paura di niente, quando c'è di mezzo l'amore.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjruxULb8NdZMxe4LuJOdPlpNKbr9zARrmQdaeOz1gapDil1oFUjRab0ttQ4GUt0871z5ovajCRV12yU-IjBMy_RE9_QD67MgTAM42s8bnP8MtSx6Pyxz_06yUdc_mfpzVoxY4zvlcm7Q/s1600/a-volte-ritornano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjruxULb8NdZMxe4LuJOdPlpNKbr9zARrmQdaeOz1gapDil1oFUjRab0ttQ4GUt0871z5ovajCRV12yU-IjBMy_RE9_QD67MgTAM42s8bnP8MtSx6Pyxz_06yUdc_mfpzVoxY4zvlcm7Q/s320/a-volte-ritornano.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
Comunque, oggi non voglio disquisire sul fatto che a volte, anzi fin troppo spesso, ritornano. Oggi voglio puntare il dito su quello che facciamo noi ragazze, nell'attesa del ritorno.<br />
Ecco alcuni dei comportamenti malsani in cui, lo so, ogni tanto ricadete:<br />
- fissare l'I phone ogni tre secondi, anche se sono passate settimane dall'ultimo messaggio ricevuto da lui.<br />
- riguardo a Facebook: cambiare forsennatamente foto profilo, intasando inoltre la home con selfie di ogni genere e tipo e spiare ogni suo contatto femminile che ha avuto l'ardire di "likare" qualcosa di scritto da lui.<br />
- mangiare come se fosse imminente una carestia, o al contrario non mangiare affatto; dormire due ore per notte col cuscino inondato di lacrime.<br />
- poi lo so che vi ubriacate. E quando bevete dovreste chiedere alla persona più vicina a voi di custodire il vostro telefono fino a quando non vi è passata la sbornia. Perchè lì, senza più freni e inibizioni, iniziate a messaggiare o telefonare al Latitante tirando fuori il peggio di voi. <br />
Ma la cosa davvero, davvero ATROCE, quella che mi manda in bestia quando me la raccontate, è che vi seppellite al mondo come se foste monache di clausura o mummie rinchiuse in sarcofagi.<br />
Non uscite più, non vi divertite più, non vi guardate più intorno.<br />
Passassero anche Brad Pitt o Adam Levine a offrirvi un caffè, probabilmente scuotereste tristemente il capo guardando il santino del fuggiasco sul telefono.<br />
Ma quanto siete TENACI, madonna. Vi piantate su un uomo che vi ha fatto soffrire a morte e continuate a pensare a lui, solo a lui, sempre a lui. Venite a trovarmi e mi chiedete solo di lui. Quando io, timidamente, vi propongo di dare un'occhiata anche ad altri ragazzi che vi circondano, voi sorridete e accettate più per farmi contenta che perchè ci credete davvero.<br />
E i giorni passano, le settimane passano, i mesi passano, e voi, che siete bellissime, intelligenti, acute e affascinanti, state lì ad aspettare un ritorno al posto che voltare pagina immediatamente e aprirvi al nuovo.<br />
E così, io sono quì ad aiutarvi a sbrogliare la matassa e fare in modo che il Latitante ritorni.<br />
Ma dentro di me, ve lo giuro, io vi auguro che oltre al Latitante vengano a bussarvi alla porta altri venti ragazzi strepitosi, e che siate voi, per una volta, a scegliere, ad accantonare, a far aspettare.<br />
<br />stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-24881999316612402842015-05-20T10:54:00.001+02:002015-09-03T10:21:55.825+02:00LE MIE CREATURE<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg13aMVevt-r1U80_0wj4xoNBNNGtMUez2P54_O2ayMWooKZ10J2gJnJ3DllqV159efu9wgFyPrzNC1H475GrSw-NIoGKmxFt_tw5Gvl117G4kU2WUC11l8aub00EIGHwblwxuGu_axfA/s1600/11121089_864512510290360_6726020333636319797_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg13aMVevt-r1U80_0wj4xoNBNNGtMUez2P54_O2ayMWooKZ10J2gJnJ3DllqV159efu9wgFyPrzNC1H475GrSw-NIoGKmxFt_tw5Gvl117G4kU2WUC11l8aub00EIGHwblwxuGu_axfA/s320/11121089_864512510290360_6726020333636319797_n.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Oggi non vi parlerò di pupù, pannolini, bimbi al parco che stazionano su un formicaio (il mio), giovani e promettenti virgulti che ossessivamente chiedono lo stesso dvd di "Giuseppe il re dei sogni" per dieci volte di seguito (il mio), paffute creature che indicano un signore anziano gridando "mamma, perché da vecchi si diventa brutti?"(sempre il mio).</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Oggi per "creature" mi riferisco ai miei libri, le mie cartacee creazioni che danno, effettivamente, molto meno lavoro di mio figlio.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Dato che iniziano ad essere un po' 'sti libri che ho scritto, e che per la gioia dei miei editori mi sono ripromessa di sfornarne e pubblicarne almeno uno all'anno, oggi ve li elenco a mò di consigli per gli acquisti.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">"I Sette Poteri - le Forze segrete della Magia" (Aradia Edizioni) da me scherzosamente ribattezzato il Minestrone. Perché dentro c'è proprio di tutto,come cito:</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">"Ho
scritto questo libro con un solo intento: far comprendere quanto l’esoterismo
abbracci tradizioni diverse, che non si escludono a vicenda.</span><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ho
spaziato tra concetti molto distanti: archetipi di matrice psicologica,
invocazioni in latino, raggruppamenti di piante, profumi e quant'altro,
paganesimo, voodoo, cabala, tarocchi, astrologia, alchimia….</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Questo
per far comprendere come, nell'esoterismo, tutto sia strettamente connesso e un
argomento non ne escluda un altro.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Le
religioni sono tante, la magia è una."</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Fondamentalmente, I Sette Poteri danno una prima infarinatura, teorica e soprattutto pratica, di Magia Salomonica. Spiegano inoltre i fondamenti della Magia in generale. Ma dentro, oltre a questo, c'è davvero di tutto, come quando mangi il minestrone e ti stupisci di trovarci il prezzemolo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Seconda creatura sfornata, perché mi giravano le scatole di essere sempre vista come una satanista appena parlavo di Voodoo, e dato che la gente sospettava che trascorressi la domenica a sgozzare galline in nome di Danballah Wedò, nasce nella gloriosa annata del 2012 "Voodoo e Candomblè - Riti Magici, Poteri, Spiriti e Misteri". Un ABC delle tradizioni magiche di oltreoceano. Anche perché, lo sapete? E' il primo (e che io sappia unico) libro in italiano che parla di Voodoo da un punto di vista magico e pratico, e non antropologico - culturale da piazzare agli studenti universitari.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Poi c'è stato, nello stesso anno, un intermezzo autoprodotto, "Feng Shui - Architettura dell'anima". Qui sono andata in Oriente, cercando di sfatare un altro pregiudizio. Quello che voleva il Feng Shui merce privilegiata di casalinghe frustrate che devono riarredare casa. Lo slogan era questo:</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">"Per voi, che credevate che il Voodoo fosse Magia Nera, ma avete avuto il coraggio di comprare il mio secondo libro. </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Per voi, che credete che il Feng Shui sia un modo di arredare la casa per annoiate casalinghe frustrate. </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Per voi, che praticate seriamente l'Alta Magia e volete conoscere il
luogo esatto del portale con il mondo sottile, nascosto tra le vostre
mura. Per voi, che sentite l'occulto scorrervi dentro le vene a ancora
non sapete di essere nati sotto l'influsso dell'unico elemento
orientale, solo tra cinque, che dona Potere magico. Per voi." </span></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Poi, nel 2013, prima di scoprire una intolleranza alimentare (mannaggia a lei) ero dimagrita tantissimo e mi aggiravo, pallida, emaciata e malaticcia come un Nosferatu tra i meandri sotterranei della libreria Esotericamente. Come non scrivere, per restare in tema, "Vampiri - il segreto degli Homines Nocturni", in cui affronto vari episodi di Vampirismo energetico, da creature viventi e da entità disincarnate ma, soprattutto, propongo una valida difesa magica da chiunque tenti di prosciugarci energeticamente.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Quindi, dopo aver ripreso i miei 10 kg. persi, per festeggiare ho scritto il libro più ciccione che potevo:</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">"Il Linguaggio Magico dei Tarocchi" (ediz. Psiche2).</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Una mappazza di libro che, oltre a funzionare benissimo se dovete uccidere uno scarrafone, vi permetterà di apprendere l'Antica Arte della Cartomanzia e forgiare la vostra identità di Magus. Ecco lo slogan da consigli per gli acquisti:</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">"La Cartomanzia è un portale spalancato sui confini del Tempo; ed è anche il primo, fondamentale, oggetto di studio di ogni Mago o esoterista. Perché è questo che è andato perduto, nella massificazione</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">della cartomanzia: il linguaggio occulto dei Tarocchi.<span class="text_exposed_show"><br /> Questo trattato svolge due funzioni:<br /> la prima, permettere a chiunque, neofita o studioso, dotato di maggiore o minore veggenza, di utilizzare<br /> i Tarocchi come strumento divinatorio, per prevedere il futuro ed indagare sul passato, riuscendo<br /> a rispondere ad ogni domanda; la seconda, fornire il fondamento magico celato<br /> dietro il simbolismo alchemico e cabalistico delle carte.<br /> Perché lo studio dei Tarocchi non consiste solo nell'appoggiare un mazzo di carte sul tavolo e comprendere cosa accadrà in futuro.<br /> I Tarocchi creano un esoterista, un conoscitore delle leggi umane e divine. I Tarocchi creano il Mago."</span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span class="text_exposed_show" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Insomma, fondamentalmente l'ho scritto perché ero stufa di vedere che la Cartomanzia era percepita come una roba da matrona napoletana attaccata all'899. Echeccacchio. </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="text_exposed_show"><br /></span>
<span class="text_exposed_show">Poi è arrivato il mio ultimo creaturo, sfornato fresco fresco un mesetto fa (e non sperate di sfuggire alla sua presentazione presso la libreria Esotericamente: sto solo decidendo la data...).</span></span><br />
<span class="text_exposed_show" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ecco, quest'ultimo libro l'ho scritto dopo aver asciugato le lacrime di centinaia di clienti dal cuore infranto. "Rimedi Cabalistici per l'Amore". (Psiche2). Non ce la facevo più a vedervi piangere e soffrire, ragazze.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">"La Cabala cela in sè la chiave per risolvere i problemi della vita affettiva.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Questo trattato svolge due funzioni:</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">la prima, permettere
di riconoscere e comprendere le sette forze di matrice cabalista che
determinano il proprio modo di amare, affondando inoltre a piene mani
nelle radici dei miti che illustrano quanto queste energie, portate
all'eccesso, possano nuocere;</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">la seconda, ripristinare
l'equilibrio affettivo infranto, sia all'interno di un rapporto di
coppia che nel corso della difficile ricerca dell'Anima Gemella.</span><br />
<div class="text_exposed_show">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Tutto ciò grazie ad una elaborazione psicologica della mitologia
ellenica e ad una antica e semplice ritualistica cabalistica e
angeologica".</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Bom, con questo ho finito. Ovviamente, anatema immediato a chi non se li compra tutti, li legge con intensa passione e diffonde il verbo. </span></div>
stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-41523148582010564272015-04-08T10:40:00.001+02:002015-08-31T12:15:02.921+02:00PREMONIZIONEConosco questo ragazzo da qualche tempo. Volto affilato, sorriso aperto, voce profonda.<br />
Un giorno si è seduto davanti a me e mi ha confessato una cosa. Ovvero, che lui sa esattamente il momento in cui morirà. E' una cosa che conosce con vivida certezza da quando era poco più che adolescente.<br />
Questo ragazzo sa che morirà a quarant'anni. Conosce anche i dettagli. Sa che sarà in un parco, o in un luogo in cui c'è molto verde, un prato, degli alberi. Sa che sarà da solo in quel momento, senza nessuna persona amica ad aiutarlo.<br />
Detta da lui, è una cosa che stupisce. E' un ragazzo, anzi un uomo di trentanove anni, molto razionale, intelligente, per niente preda di fantasticherie e voli pindarici della mente.<br />
A sedici anni fece questo sogno, così reale da sembrare vero, quasi una visione, in cui lui moriva.<br />
Il cuore man mano rallentava fino a fermarsi, lui si accasciava sull'erba verde del prato, tutto finiva così.<br />
Sarà stato solo un sogno, gli ho detto per sdrammatizzare.<br />
Lui, uno degli esseri più razionali al mondo, ha la certezza che sia una premonizione.<br />
Così gli ho preso le mani. L'antica chiromanzia studiava anche la lunghezza della vita di un uomo.<br />
Mio padre era bravissimo a indovinare la morte di una persona guardando la sua mano, smise di farlo dopo la morte di un suo amico, predetta e puntualmente verificatasi. Premetto, non leggo la mano al pubblico, tengo però delle lezioni di chiromanzia moderna della durata di tre ore.<br />
La mano sinistra rappresenta il destino che, in latenza e per predisposizione, siamo portati a vivere.<br />
La mano destra invece rappresenta il destino che ci creiamo noi, giorno dopo giorno, con il nostro libero arbitrio.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEip2xP_-bubvCL0bMfliGe150-8UqaZklHZu6yy_fsXXUQ5AKCmGu3R_VaNrDk61D93dJUbnHMgSSwm1FdLT_jDqIlZ-DzeMC2RksL3Yxt7uYzPGNiO0qPdmjjVrW4w8XK1pUBHWl-DwA/s1600/Zodiac-palmistry.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEip2xP_-bubvCL0bMfliGe150-8UqaZklHZu6yy_fsXXUQ5AKCmGu3R_VaNrDk61D93dJUbnHMgSSwm1FdLT_jDqIlZ-DzeMC2RksL3Yxt7uYzPGNiO0qPdmjjVrW4w8XK1pUBHWl-DwA/s1600/Zodiac-palmistry.jpg" width="310" /></a></div>
<br />
<br />
Proprio ieri un mio allievo mi ha chiesto se tutto è già scritto nel libro del destino. Gli ho risposto che non siamo i semplici burattini di un destino incontrovertibile e non modificabile, una parte di scelta e di responsabilità spetta anche a noi.<br />
<br />
Comunque, tornando alla chiromanzia, ho guardato la linea della vita della mano sinistra di questo ragazzo. Si interrompe in effetti bruscamente, nella parte alta del palmo. Gli ho preso la mano destra, e quì la sua linea della vita rivela una cosa interessante. La linea si interrompe sempre, bruscamente, ma c'è un margine di attesa, una interruzione simile ad una scelta, dopo la quale la linea si riprende e scorre profonda fino al polso.<br />
E in quella curiosa pausa sulla pelle c'è lui, lì sulla panchina, ad aspettare il suo inesorabile destino. A sentire i battiti del suo cuore, stanco di vivere, che rallentano. Con gli schiamazzi dei bambini al parco sempre più distanti, col verde accecante dell'erba del prato sempre più vicino al viso.<br />
Lui che sa cosa sta succedendo, ne ha una crudele premonizione da quando era adolescente.<br />
Lui che ha tutto il tempo del mondo, racchiuso in quei pochi secondi, per chiamare un'ambulanza. Ed è lì, col cellulare ad un soffio, e riflette.<br />
Si chiede se sia giusto andare contro ad un destino già scritto, programmato, definito. Si chiede se lui realmente abbia voglia di vivere altri quarant'anni, o è meglio uscire di scena così, come aveva sempre pensato.<br />
Non ha una moglie o dei figli a radicarlo quì e a farlo tornare indietro. Ha avuto solo una folle e spensierata giovinezza, un riuscire a vivere sempre al presente senza fare troppi programmi. Che colpo al cuore tremendo sarebbe per lui vedersi invecchiare, consumarsi lentamente negli anni in un triste declino.<br />
Che poi, io mi chiedo, adilà della premonizione, che essa sia vera o sia solo il sogno di una notte agitata di un adolescente, cosa può accadere ad un uomo che, per ventiquattro anni, ha coltivato nel cuore la certezza, giorno dopo giorno, di morire in una certa data? Inconsciamente, ha programmato la sua mente, il suo corpo, forse anche il suo spirito, a portare a termine questa ineluttabile premonizione.<br />
Tra un anno o poco più saprò, e sapremo, se in quei pochi millimetri di scelta che la pelle del suo palmo gli ha concesso, egli ha deciso di restare o di andarsene per sempre.<br />
<br />stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-42025582338408702722015-02-13T09:11:00.001+01:002015-02-13T10:05:27.873+01:00S. VALENTINOLo so, dite di odiare questa festa.<br />
Dite che è ipocrita, smielosa, commerciale, che bisognerebbe dimostrare di amarsi tutti i giorni e non solo in una data del calendario.<br />
Ricordo ancora un terribile S. Valentino di parecchi anni fa. Io e mio marito, stipati in un ristorante giapponese, allineati a tavoli e tavoli pieni (ovviamente) solo di altre coppie. D'un tratto mi sono sentita formicolare la schiena, come se qualcuno mi stesse pugnalando con lo sguardo. Mi sono voltata, cercando di comprendere da dove arrivasse tale nefasta negatività, e ho incrociato lo sguardo risentito di almeno una decina di coppie, lì, ferme in piedi all'ingresso, che guardavano con odio le coppie sedute al tavolo augurando che quello fosse il loro ultimo boccone, morissero strangolate e liberassero in fretta il posto.<br />
Da quel momento, ho giurato a me stessa che non avrei messo mai più piede in un ristorante nel giorno di S. Valentino. Troppe negatività.<br />
Comunque, sia che voi siate sfegatati fans di questa festività, sia che voi siate single accaniti e la viviate alla stregua dei festeggiamenti per la fine delle pestilenze, oggi si parla, per restare in tema, delle Magie d'Amore.<br />
Argomento nobile e purissimo.<br />
Intanto, sfatiamo qualche mito.<br />
Le mie clienti spesso quando si accingono a effettuare un rituale di avvicinamento, un legamento, un richiamo, insomma chiamatelo come volete, un pò intimorite mi rivolgono questa domanda:<br />
"...ma non è che poi lui torna da me contro la sua volontà?".<br />
Immagino questi poveri ex mariti, ex fidanzati, amanti occasionali e libertini, che a causa della magia si trasformano in Zombie lobotomizzati e zoppicando lentamente si trascinano fino alla porta di casa della mia cliente, biascicando "Ti amoo" allo stesso modo in cui il famoso regista horror Romero avrebbe fatto esclamare "Cervellooo"...<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAYz9eGiWrU2iuMS4ZUYUy7npgqdrkMu22iG1VvvChXJYIS_p7l6xJop1FeYYuOtMXS9Dbg29FOAwkFGV9CsiAwzZov1pERcM5g9kT9qc_nhNHhb_RCrr-pgAYfJ7mai85-4wVMWjDzw/s1600/voodoo-doll-in-love.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAYz9eGiWrU2iuMS4ZUYUy7npgqdrkMu22iG1VvvChXJYIS_p7l6xJop1FeYYuOtMXS9Dbg29FOAwkFGV9CsiAwzZov1pERcM5g9kT9qc_nhNHhb_RCrr-pgAYfJ7mai85-4wVMWjDzw/s1600/voodoo-doll-in-love.jpg" height="320" width="320" /></a></div>
<br />
Il fatto è che la Magia non funziona esattamente così. E se conoscete qualche magonzolo che scrive o vi dice: "Successo infallibile! Faccio tornare la persona amata entro tre giorni! Niente per me è impossibile, richiami d'amore che funzionano entro un mese!" sappiate che è un impostore, e i soldi che volevate dare a lui fareste meglio a darli al vostro ex amante: pagandogli una crociera di sette giorni nel Mediterraneo o le rate della moto avrete più chance di farlo ritornare da voi, rispetto al magonzolo di prima.<br />
Perchè la Magia rispetta il Libero Arbitrio. Quella cosuccia che ci è stata donata da Dio, ricordate? Libera scelta, libero arbitrio, su ogni cosa. Compreso, su chi decidere di amare a questo mondo.<br />
Quindi, direte voi, allora la Magia d'Amore non funziona?<br />
Certo che lo fa, ma non come comunemente si crede. Un avvicinamento magico AMPLIFICA un sentimento che almeno in parte deve esistere. Che esso sia una semplice simpatia, un'attrazione fisica, un affetto generico, un'amicizia. Altrimenti saremmo pieni di adolescenti che sparano riti d'amore su Jessica Alba e Belen Rodriguez.<br />
Seconda cosa, il rituale di avvicinamento crea una risonanza nell'ambiente circostante alla coppia, creando un ambiente favorevole, adatto al ritrovarsi e ricongiungersi dei due amanti.<br />
Un pò come se il cameriere al tavolo accendesse le candele, mettesse rose rosse nei vasi e iniziasse a suonare il piano.<br />
Ricordo ancora un lavoro svolto tanti anni fa per una mia cliente. Amava una persona ma era troppo timida per farsi avanti, e così si erano persi di vista da un paio di mesi. Dopo il mio lavoro magico, lei decise di andare a teatro. Provate a immaginare chi era il suo vicino di posto? Ovviamente lui, l'uomo che le aveva fatto battere il cuore al punto di decidere di entrare in un negozio esoterico e commissionare un rito d'amore.<br />
Il destino aveva creato l'incontro perfetto.<br />
Che poi finì alle ortiche, perchè la mia cliente, colta da timidezza estrema, non spiaccicò praticamente parola al suo grande amore tutta la sera. Lui fraintese la situazione e pensò che lei non fosse interessata a lui.<br />
Perchè non è che basti fare un rituale d'amore perchè vada tutto in porto. Occorre anche fare qualche piccolo passetto noi. Qualche telefonata, qualche incontro, qualche sguardo, qualche sorriso.<br />
La Magia dà una spinta, il resto dobbiamo farlo noi...<br />
Come sempre dicevano le nostre nonne, "Aiutati che il ciel t'aiuta".<br />
Ah, dimenticavo, domani non andate al ristorante. Troppe negatività. <br />
<br />stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-8792929491105350532015-02-02T12:04:00.002+01:002016-02-05T09:39:01.322+01:00QUANDO MI FANNO MALE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhfq-gbkabcV_7E-PSDJ4mEM3lYACcY5LNR2zlBtusMAGSeF886sFaUrs8BgZO_8W7EzSQXU18yS4lfwuNOfD3_OqGC12qsMvIwncIflTRgM3xRfHqnFsf7akLHZhBp7GSXMcK9oMtoA/s1600/stella.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhfq-gbkabcV_7E-PSDJ4mEM3lYACcY5LNR2zlBtusMAGSeF886sFaUrs8BgZO_8W7EzSQXU18yS4lfwuNOfD3_OqGC12qsMvIwncIflTRgM3xRfHqnFsf7akLHZhBp7GSXMcK9oMtoA/s1600/stella.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
Marco Donatiello Ph.</div>
<br />
Non capita spesso. Anzi, è molto raro.<br />
Ma ogni tanto, più o meno consapevolmente, qualcuno mi fa male. Mi ferisce, mi pesta i piedi, mi nuoce.<br />
Solitamente, per farmi davvero, davvero male, più che toccare me occorre toccare qualcuno a cui voglio bene.<br />
A chi di noi non è mai successo. Possono insultarci, mentire, fare le peggio cattiverie contro di noi ed è come acqua fresca. Ma appena qualcuno ci tocca il coniuge, il figlio, il genitore, li sbraniamo.<br />
Ecco, io sono un pò così.<br />
Poi però c'è un problema. Ovvero che sono un'esoterista. Ed in teoria, noi esoteristi, ovvero gente un pò più spirituale della media (che non è poi così scontato ed automatico) dovremmo riflettere prima di concederci ad una salutare, feroce, infuocata ira.<br />
Perchè siamo tutti un pò collegati a livello sottile, ed arrabbiarmi con te vuol dire arrabbiarmi anche con me stessa.<br />
Perchè i difetti che tanto mi fanno arrabbiare in te, in teoria sono gli stessi che non accetto neanche in me.<br />
Perchè magari c'è un karma che ha voluto che tu in questa esistenza mi nuocessi, e magari è perchè avevo un debito con te e ora siamo pari.<br />
Perchè è bello, superiore, illuminato, pregare per i miei nemici.<br />
Ma io li prego, davvero.<br />
Dal mio profondo del cuore.<br />
Accendo una candela nera, quando il sole tramonta.<br />
Prendo il libro dei Salmi, alcune delle chiavi più pure e magiche di cui l'universo ci abbia dotato.<br />
Non mi sporco neanche le mani, davvero.<br />
Chiedo solo Giustizia ai piani divini.<br />
E fino ad ora, devo dire, mi hanno sempre ascoltata.stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-21561711852545381832014-11-21T10:07:00.000+01:002015-05-08T10:23:44.824+02:00THE BEGINNING - Come tutto ebbe inizio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaSaKH20lhcMlNLSzAmpvbFRhvvoEkMqWVrFluKu_cvhLf441iDEg5wWvn7XPAlwkQyHO_0OHNnPsbog7QDXI9e3zyuI112rdmTVjcRrsuBqhHtaYtAa3SHhFDRyRZQ8tw0HQ1plRopw/s1600/deborah2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaSaKH20lhcMlNLSzAmpvbFRhvvoEkMqWVrFluKu_cvhLf441iDEg5wWvn7XPAlwkQyHO_0OHNnPsbog7QDXI9e3zyuI112rdmTVjcRrsuBqhHtaYtAa3SHhFDRyRZQ8tw0HQ1plRopw/s1600/deborah2.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Quando andai via di casa avevo da poco compiuto ventun anni. Pur avendo il trambusto nel cuore, sentivo che quella era l'unica cosa giusta da fare. Lo penso tutt'ora. All'epoca avevo appena iniziato gli studi all'università di Psicologia, fioccavano i 30 sul libretto e adoravo le materie. Non avevo la minima intenzione di mollare. Così, dopo aver trovato un dignitoso appartamentino in affitto e un lavoro part-time, continuai la mia vita. Ero sempre giusta con le spese, e le tasse universitarie di inizio autunno cominciavano ad essere difficili da pagare.<br />
Un pomeriggio di Giugno in cui pioveva così tanto da non vedere oltre il proprio naso, conobbi lei. Mi venne presentata da un'amica che conosceva la nostra passione in comune: la Cartomanzia. Io all'epoca facevo le carte già da anni, avevo cominciato a 16 anni, però non le avevo mai fatte ad altri che non fossero amici. Lei era una cartomante al pubblico da decenni.<br />
Quella ragazza aveva la risata più solare dell'universo, e da ogni suo piccolo gesto si sprigionavano un'energia e una forza spaventose. Mi propose da subito di affiancarla per un festival estivo che durava un mese, di mettere un banchetto insieme al suo e dividere le spese. Prendemmo l'ombrello e uscimmo a cercare l'organizzatore del festival. Pioveva così tanto che spesso dovevamo fermarci e ripararci, eravamo a piedi e il parco dell'evento era vicino a casa nostra. Arrivammo zuppe e fradicie come gattini bagnati al cospetto dell'organizzatore, un armadio di uomo con la barba arruffata e il sigaro in bocca, che rispondeva al nome di "Patrito". Appena ci vide scoppiò in una risata e, non so se per pietà o per altro, ci prenotò uno degli stand di maggiore passaggio.<br />
Così trascorsi le serate e le domeniche d'estate, per molti anni di seguito. Arrivavo e lei era già lì, disponevamo i tavoli, le tovaglie, le carte, accendevamo le candele e gli incensi, ci raccontavamo quello che ci era capitato durante la giornata, e andavamo avanti a predire il futuro fino a tardi, spesso alle 2 di notte arrivava ancora qualcuno a chiedere alle carte.<br />
Ricordo quelle serate come luminose, leggere, allegre.<br />
I primi ad accorrere furono i maniaci di ogni tipo e sorta, che però quando capirono che stavamo davvero facendo solo le carte, senza secondi fini, si arresero in fretta. (Da cosa riconoscere a primo impatto un maiale? Ti chiede subito se leggi la mano piuttosto che le carte, cerca un immediato contatto fisico...).<br />
Spesso quando il festival finiva, era un pò come se fossero finite le mie vacanze estive. Con il primo vento d'autunno, che faceva cadere le foglie nel parco, contavo i guadagni della stagione e sapevo che sarei riuscita senza problemi a pagarmi le tasse universitarie di Ottobre.<br />
D'inverno poi io e lei avevamo preso l'abitudine di andare in un pub vicino a casa ogni tanto, anche lì accendevamo le nostre candele e facevamo qualche giro di carte. Anche se in realtà quella era solo una scusa per stare un pò insieme e farci offrire le consumazioni da qualche cliente soddisfatta.<br />
Poi io conobbi mio marito e mi trasferii, lei divenne l'amante del titolare di quel pub, e lentamente ci perdemmo di vista.<br />
Una settimana fa l'ho incontrata per caso vicino alla metropolitana. Erano passati quindici anni, ma in lei era presente la stessa forza, la stessa energia di allora. Lei è la classica cartomante che si getta d'impulso, prende le tue parti fino alla fine. Una volta ha convinto una cliente dal cuore infranto ad accompagnarla nel garage dove il suo ex aveva parcheggiato, ed insieme sono rimaste lì appostate fino a che lui non si è presentato e la cliente gli ha gridato addosso tutto il suo odio e la sua tristezza. Ecco, lei è una cartomante così. Minuta, guizzante, muscolosa, credo avrebbe avuto uguale successo se fosse diventata una investigatrice privata.<br />
Era lì davanti a me, e sembrava che non fosse passato un solo giorno da quelle serate d'estate rischiarate dalle candele. <br />
Poi lei mi parlò, e mi disse che il suo amante, il proprietario del pub dove andavamo d'inverno, era morto a causa di un incidente stradale un anno fa. Nel momento in cui i soccorsi tentavano di rianimarlo, lei lo aveva sentito entrare in casa sbattendo la porta, come sempre. Lo aveva chiamato e non lo aveva visto. Il giorno dopo aveva saputo. La famiglia di lui ovviamente le aveva impedito di partecipare al funerale, ma lei per mesi aveva sentito la presenza del suo amante vicino a sè.<br />
Poi mi disse che anche l'organizzatore del nostro festival, Patrito, era venuto a mancare improvvisamente, all'incirca nello stesso periodo.<br />
E io mi sentii come se quelle serate estive con le carte rischiarate a lume di candela fossero scomparse per sempre, e con esse la mia selvaggia età dei vent'anni.<br />
Non provai tristezza, solo una specie di attutita nostalgia.stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-50966460821514814912014-10-20T11:16:00.000+02:002014-10-20T11:33:01.820+02:00LA SECONDA REGOLA DI TOMMY<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP6r_A2UMAmd0-EYdlXsuVMofgwgxjtfRaYkXWH7J6RIR55CeTCwfgeUq9HhYbMvANSY-GNeOyR8ysr6KP8k1YOwdEQUPEUiI3rT64l9ZiMps5hBbI5u1z1RqV-yLM5Lgf0L9K4MkekA/s1600/pensierosa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP6r_A2UMAmd0-EYdlXsuVMofgwgxjtfRaYkXWH7J6RIR55CeTCwfgeUq9HhYbMvANSY-GNeOyR8ysr6KP8k1YOwdEQUPEUiI3rT64l9ZiMps5hBbI5u1z1RqV-yLM5Lgf0L9K4MkekA/s1600/pensierosa.jpg" /></a></div>
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Ho un amico che snocciola perle di saggezza. Davvero.<br />
Già in passato pubblicai un post intitolato "la regola di Tommy". Andatevelo a spulciare se volete approfondire le dinamiche dei figli di papà Vs. disadattati genetici.<br />
Qualche tempo fa Tommy mi mise al corrente di un nuovo, inconfutabile, perfettissimo assioma che serpeggiava, silenzioso, nella generazione dei maschi 30-40enni. Che veniva trasmesso a bassa voce di padre in figlio al termine dell'adolescenza, per garantire una pronta sopravvivenza nei rapporti con l'intricato e nebuloso universo femminile.<br />
Confrontandomi con alcuni clienti di sesso maschile del negozio, scoprii che tale regola era ampiamente conosciuta dai più scaltri.<br />
Parliamo del parrucchiere da donna. La petnoira, il coiffeur, l'acconciatrice, la sciampista, l'hair stylist. Innumerevoli termini per descrivere colui o colei che decreterà, con l'agile arguzia manuale, se noi donne nel trimestre successivo riusciremo a guardarci allo specchio senza imprecare oppure no.<br />
La mia precedente parrucchiera aveva una pazienza esemplare. Quando io, vittima di qualche sconsiderata rivista femminile, entravo nel suo salone chiedendole se sarei stata bene con una ciocca rosa oppure leopardata come le nuove mode inneggiavano, prendeva le sue mani tra le mie sorridendo e con fare materno scuoteva la testa. Credo che abbia impedito un mio calo d'immagine in almeno una decina di casi diversi.<br />
Ma torniamo alla regola di Tommy. Ero con lui in negozio quando infranse il giuramento maschile di non divulgare questa preziosa regola ad una donna. Ed io subito non la capii. Fu tutto un "Ma dai, Tommy, figurati!". "Ma noi donne mica siamo così!".<br />
Poi ripensai ad alcuni tragici episodi del mio passato. E mi accorsi che la seconda regola di Tommy funzionava, eccome!<br />
Eccola in tutta la sua limpida e inconfutabile perfezione:<br />
<b>"Quando una femmina cambia pettinatura, tu uomo sei nei guai".</b><br />
Che sembra una cretinata, ma non lo è. Attenzione, non parlo della spuntatina alle doppie punte, del colore sulla ricrescita, del provare il frisè con la piastra, dello shatush di un tono più chiaro che manco si nota la differenza.<br />
Quando una donna da mogano diventa platino, da Morticia Addams diventa Miley Cyrus, qualunque uomo a lei collegato sentimentalmente dovrebbe richiedere, preventivamente, l'estrema unzione per la sua prossima e imminente dipartita. Oppure dovrebbe prendere un last minute per Kathmandu. (Notizia dell'ultimo minuto, Tommy in effetti a breve dovrà partire realmente per Kathmandu. Non scherzo).<br />
Perchè quando una donna cambia la sua testa, rivoluziona tutta la sua vita.<br />
Ripenso all'ultima volta che chiesi al parrucchiere un taglio deciso. Un carrè altissimo dietro la nuca, alla Valentina di Crepax per intenderci. Ero ad un passo dal mandare all'aria tutta la mia vita, per come la conoscevo.<br />
Ed il mio partner era davvero ad un passo dall'essere mandato all'aria pure lui.<br />
Poi, cosa volete, i capelli piano piano sono cresciuti, ed i problemi rientrati.<br />
Comunque, sappiate che l'universo maschile è molto più attento di quello che credete, ai cambiamenti di acconciatura. <br />
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<br />
<br />stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-43552280494371625862014-10-09T11:23:00.003+02:002018-03-12T10:21:11.474+01:00L'ALTARE DI YEMANJA'<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-WPOyvjlYkEddvSUNpakCTdIhs17LMS4uB6N5PXBIYXHyk-tKXHcu40HzIcVuGIbwg7uTQY1TcNs9iOusc557fufafj4orU9P2B-hNGYZI9ydwRySt2RQ3JPi63GH_InzE3F6Sc7OZg/s1600/10679583_738806766194269_8393187699396626215_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-WPOyvjlYkEddvSUNpakCTdIhs17LMS4uB6N5PXBIYXHyk-tKXHcu40HzIcVuGIbwg7uTQY1TcNs9iOusc557fufafj4orU9P2B-hNGYZI9ydwRySt2RQ3JPi63GH_InzE3F6Sc7OZg/s1600/10679583_738806766194269_8393187699396626215_o.jpg" width="240" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">A marzo sono andata a New Orleans, la patria del Voodoo. Le strade erano lastricate di negozi esoterici, cartomanti e chiromanti. In ogni Magic Shop era presente sempre almeno un altare con una divinità del Pantheon Voodoo. I turisti e le persone del luogo sostavano davanti a questi altari dei Loah, lasciavano offerte, leggevano l'invocazione o pregavano bisbigliando, spesso deponevano anche una loro piccola fotografia, per permettere agli Dei di agire nei loro riguardi.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sono tornata a Torino con New Orleans nel cuore, e ho deciso di preparare un altare simile nel luogo più nascosto e sotterraneo della libreria Esotericamente.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ho scelto di riservare un altare a Yemanjà, la Regina dei Mari, Signora delle acque salate, dei pesci, Grande Madre, protettrice dei bambini e di ogni uomo, dal momento del parto in poi. La leggenda narra, citando il mio libro "Voodoo e Candomblè" - Aradia edizioni, che:</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br />"la Dea delle acque salate aveva tre figli: Oshossi, Ogum ed
Eshù. Eshù (il più burrascoso, spesso identificato come trickster, o come un mezzo demone) si comportava male e rispondeva con insolenza a sua madre, motivo
per cui lei lo mise alla porta. Gli altri due figli erano molto più
responsabili: Ogun andava a lavorare nei campi e Oshossi cacciava nella
foresta; la casa era in tal modo sempre provvista di
prodotti agricoli e cacciagione. Yèmanja era tuttavia inquieta e andò a
consultare un “babalawo”, un indovino.</span><br />
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Lui predisse che non doveva più lasciare
andare Oshossi a caccia perché Ossanyin, Signore delle piante medicinali che
vive nel folto della foresta, stava per fargli un sortilegio per obbligarlo a rimanere
con lui.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Yemanja, colma di terrore, impedì a suo
figlio di andare a caccia, ma Oshossi aveva un carattere indipendente e
continuò ad addentrarsi nella boscaglia e nella foresta. Partiva con gli altri
cacciatori al mattino e, come era loro abitudine, una volta arrivati ai piedi
di un grande albero, si separavano per andare a cacciare ognuno per conto suo,
per ritrovarsi, a fine giornata, tutti nello stesso posto. Una sera Oshossi non
si presentò al solito appuntamento e non rispose neppure ai richiami degli
altri cacciatori.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Aveva incontrato Ossanyin che gli aveva
fatto bere una pozione in cui aveva macerato le foglie di una pianta chiamata
“amùnimuye”, il cui nome significa: “prende una persona e la sua memoria”. Come
aveva predetto l’indovino, Oshossi piombò in una totale amnesia, in cui non
ricordava più niente di sé, né chi fosse, né dove abitasse o chi fosse sua madre.
Così rimase a vivere presso Ossanyin.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ogum, preoccupato per l’assenza del
fratello, si mise alla sua ricerca e lo trovò in fondo alla foresta. Lo riportò
a casa, ma Yemanja, furiosa, non volle più accogliere il figlio disobbediente.
Ogum, arrabbiato per l’intransigenza della madre, rifiutò di vivere in casa con
lei. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Oshossi ritornò
da Ossanyin nella foresta e Yemanja, disperata per aver perduto i suoi figli,
si sciolse in lacrime fino a trasformarsi in un fiume." </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Spesso sincretizzata con la Vergine, in Africa è conosciuta prevalentemente come "Mami Wata", ovvero "Madre Acqua". Dona protezione ai suoi figli, che consola quando le lacrime ne hanno bagnato le guance.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Si prega Yemanjà per migliorare il clima e la coesione familiare. Che si
tratti di migliorare il rapporto con
i propri figli, o con i propri genitori, </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">o con ciò che reputiamo essere la nostra famiglia, </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">tutto ciò che preserva e migliora i rapporti
tra parenti, consanguinei o meno, ricade nella sfera di competenza di Yemanjà. Questo perchè le lacrime salate che la Regina del Mare ha versato per
la perdita dei propri figli hanno lo stesso sapore delle nostre. Solo questa Dea può pienamente comprendere la nostra afflizione per un problema
familiare, o sentimentale, che ci tormenta. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt;">Portate a Yemanjà delle rose bianche, oppure uno specchietto da
borsetta, boccette di profumo dolce, pettini, gioielli d’argento, monete. Accendete per lei candele azzurre o bianche, chiedetele protezione e felicità. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt;">Il negozio Esotericamente da oggi ha aggiunto questa piccola novità gratuita, un luogo riservato e segreto in cui potrete entrare in contatto con questa grande Dea, lasciando offerte e piccole fotografie, pregandola di aiutarvi nelle questioni della vita.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 12.0pt;">La Madre delle acque salate non aspetta altro che questo, per abbracciare i vostri problemi, il vostro dolore, e farli scomparire come un'onda che si adagia tra i flutti. </span>
</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-60885842596199654342014-10-02T10:36:00.002+02:002014-10-21T19:17:58.770+02:00UNA BAMBINAC'era una volta una bambina.<br />
Guance di porcellana, capelli di seta, occhi di mare e cielo.<br />
Aveva la tempesta tra le mura domestiche, e spesso i suoi occhi, presi dalla tristezza, diventavano spenti e grigi. Vedeva litigare i suoi genitori, non capiva. Alla fine divorziarono, la sorella più grande rimase col padre, lei che era più piccola con la madre.<br />
E con questa tempesta negli occhi e nel cuore, un giorno questa bambina varcò la porta del negozio.<br />
Era una libreria esoterica nel cuore di Torino, non ne aveva mai vista una. Era grande, dai misteriosi soffitti a volta con i mattoni a vista, con i folletti in cima agli scaffali, che la scrutavano curiosi.<br />
C'erano candele, ciondoli, incensieri, stelle di pietra, carte e tarocchi come non ne aveva mai visti, erbe e spezie. Ed un profumo buonissimo, di pura cera d'api, che impregnava i vestiti.<br />
Tornò lì più volte, con una sua amica. Si avvicinarono a questo mondo, comprarono mazzi di tarocchi e di sibille per farsi le carte l'una con l'altra, prima per gioco, poi sul serio.<br />
Anche sua mamma a volte entrava in quel negozio, scompariva dietro una porta da cui partivano scale profonde, andava a farsi fare le carte. Domandava prevalentemente per la sua felicità, parlava a lungo di lei, di questa bellissima figlia che aveva, che era la sua gioia, la sua luce, tutto ciò che aveva sempre chiesto al cielo. Ma questo la bambina non lo sapeva.<br />
La bambina dagli occhi di mare e di cielo un giorno acquistò in quel negozio il suo primo libro sulla Magia. Era un libro che spiegava di come esistano forze, sette in particolare, che governano l'universo intero e si intrecciano in ogni tradizione esoterica. Sette poteri da cui attingere, per migliorare la propria esistenza.<br />
Aveva undici anni, quella bambina, quando si immerse nella lettura del primo libro che avevo scritto.<br />
E se li lesse poi tutti, sempre più avida di informazioni e di sapere. A tredici anni, aveva terminato anche "Voodoo e Candomblè" e "Vampiri". Quest'ultimo rimane il suo preferito.<br />
Io sapevo della sua esistenza, ma per una strana serie di coincidenze non riuscivo mai a conoscerla.<br />
Lei passava davanti al ristorante dove cenavo con mio marito, il titolare della libreria Esotericamente. Ci guardava dalla vetrina e poi passava oltre sorridendo.<br />
Io entravo nel negozio gestito dalla madre, e magari lei era dietro al bancone.<br />
Una settimana fa finalmente l'ho conosciuta. La mia più giovane lettrice.<br />
La dolce, bellissima, arguta, sensibile piccola M.<br />
E più la guardavo e più mi chiedevo, ma se a tredici anni è già così tremendamente avanti, cosa diventerà da grande?<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEht-ekW9UiDHfgbmf5CJEz60qOZMkC4ks9WMGfhfi_NWZlPnpXGfRnBZOM7p-2wR2BtLsPM47NyMMPKjg0qVy8u6RvA5j4_tpYK0jZAm4GONRSipRaQUfV1-qhfhcpEJ1yD5YJ_6lefqA/s1600/alone-in-the-library-by-Elena-Shumilova.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEht-ekW9UiDHfgbmf5CJEz60qOZMkC4ks9WMGfhfi_NWZlPnpXGfRnBZOM7p-2wR2BtLsPM47NyMMPKjg0qVy8u6RvA5j4_tpYK0jZAm4GONRSipRaQUfV1-qhfhcpEJ1yD5YJ_6lefqA/s1600/alone-in-the-library-by-Elena-Shumilova.jpg" height="244" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
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"Alone in the Library" by Elena Shumilova</div>
<br />stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-80910336075189645892014-09-24T10:27:00.001+02:002014-10-22T13:27:51.883+02:00IL PRIMO AMORE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTudBzEiVw05nhk7AvwwXEHiJSLSFg5jbwGY4Xh_EBQ8xBrC4giauxmfx5ArYAJwFVlWEQdnPj-8D6gWDtNBqYIdlSAloVt3e-jbybYoW7n5F_DE23TZ-l-Pp5J5uzl3KfCyxPzz6IGQ/s1600/10590700_730664557008490_3080217176319914775_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTudBzEiVw05nhk7AvwwXEHiJSLSFg5jbwGY4Xh_EBQ8xBrC4giauxmfx5ArYAJwFVlWEQdnPj-8D6gWDtNBqYIdlSAloVt3e-jbybYoW7n5F_DE23TZ-l-Pp5J5uzl3KfCyxPzz6IGQ/s1600/10590700_730664557008490_3080217176319914775_n.jpg" height="320" width="320" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
Oggi voglio raccontare la storia di una mia cliente, allieva, amica.<br />
So che leggerà le mie righe, spero che farlo la aiuti, almeno un pò.<br />
Diamole
un nome di fantasia, alla mia amica, chiamiamola Maria. Anche se
potrebbe avere il nome di ognuna di noi, perchè ci siamo passate un pò
tutte, da quì.<br />
Maria è una donna del sud, arriva da un paese di
mare e di sole. Le hanno insegnato, come hanno fatto a molte di noi, che
l'amore è per sempre, e quando troverà l'uomo giusto, il suo primo,
grande e vero amore, e si concederà a lui, lui sarà suo per tutta la
vita.<br />
Anch'io ho avuto una educazione simile. Mia madre, da
estremista cattolica, mi mandò in una associazione religiosa dove
insegnavano alle bambine a rimanere vergini fino al matrimonio. Quindi,
anch'io credevo che mi sarei concessa soltanto a quello che sarebbe
diventato mio marito. Che scelta controcorrente, in una società sessuomane in cui le ragazzine vedono la verginità come un impiccio di cui liberarsi al più presto.<br />
Ma torniamo alla mia amica Maria. Capelli neri lunghi, sguardo profondo, sorriso contagioso.<br />
Mi
piace immaginare che in un giorno di afa estiva, sdraiata sulla
spiaggia con le sorelle, abbia incrociato lo sguardo di Carmelo, il suo
compaesano, appena uscito dall'acqua, col torso luccicante di goccioline, e che da lì sia scoccata la scintilla.<br />
Maria, dopo un lungo corteggiamento in cui Carmelo non le dà tregua, cede e, dopo una relazione di sei mesi, si concede.<br />
Carmelo
è il suo primo ragazzo, il suo primo, grande amore. Il cuore le scoppia
in petto, non ha mai provato una sensazione simile. Ridono, scherzano,
fanno progetti, crescono insieme.<br />
Poi, dopo qualche anno, qualcosa
cambia. Carmelo diventa irritabile, distaccato, distante. A volte
tratta Maria con sufficienza, come se gli pesasse averla vicino a sè.<br />
Si
prendono, si lasciano parecchie volte. Anche se è sempre Carmelo a
tenere la situazione in pugno. Poi, un brutto giorno, Carmelo conosce
un'altra ragazza del sud, più giovane di Maria. La mia amica non si
arrende, tenta di riconquistarlo in ogni modo, acconsente che Carmelo la
frequenti anche se è già impegnato con un'altra. <br />
In una fredda e
piovosa mattina autunnale, Maria chiede, con fare leggero, se lui ha
intenzione di sposarsela, quell'altra. "Ma no, certo, che domande mi
fai! Tu sei molto meglio di lei!". Bene, una settimana dopo Maria, scorrendo il profilo di Carmelo su Facebook, se lo ritrova in completo nero di Pignatelli, davanti all'altare con la sua rivale in abito da sposa.<br />
Ecco, quì si dipartono le strade. Perchè molte donne, me compresa, avrebbero iniziato una sequela di macumbe, maledizioni in aramaico antico, vitalizzazioni di bamboline voodoo con le sembianze dei novelli sposi, da spillonare a dovere. Alcune di voi, più disinibite, si sarebbero pagate una serata a base di spogliarellista figo e tequila bum bum. Altre, più morigerate, si sarebbero distratte con lo shopping selvaggio.<br />
Tutto, tutto pur di lasciarsi presto alle spalle quel tragico primo amore.<br />
E dopo qualche mese, timidamente, goffamente, col cuore sanguinante ma la voglia, più forte, di ricominciare, vi sareste affacciate di nuovo al mondo sentimentale.<br />
Questo passo, Maria non riesce a farlo. Crede che non amerà più, che non riuscirà più a provare quell'intensità, quelle farfalle nello stomaco, quel cuore che batte all'impazzata. Crede che tutto morirà così, dentro di lei, con la fine del suo primo amore.<br />
E chi di noi non l'ha pensato, quando ha visto sgretolarsi la sua prima storia che ambiva al "per sempre"? Perchè sono davvero poche le mie clienti che arrivano all'altare con il loro primo amore. Con il primo uomo che hanno conosciuto, anche in senso "biblico". Per carità, a qualcuna capita, ma non sono così sicura che sia un bene.<br />
Se il primo ragazzo che il destino ti ha messo davanti sarà quello con cui passerai la vita, cosa ti fa pensare che in giro per il mondo non ne esisteva un altro più affine, più congeniale a te? Sei sicura che la scelta che hai fatto nella tua adolescenza ti premierà fino alla fine dei tuoi giorni? Non dico di cambiare ragazzo ogni weekand, ma di guardarsi un pò intorno per capire se hai scelto proprio quello giusto, o se hai avuto paura della solitudine e hai preferito adagiarti nel rassicurante conosciuto, per quanto imperfetto.<br />
Comunque, tutte, o quasi, hanno passato la fase di Maria, in cui hanno visto morire il primo amore.<br />
Il mio primo amore, pensate, quello con cui progettavo già una convivenza dopo quattro anni di relazione, ebbe la brillante idea di tradirmi con la mia migliore amica. Sbirciandolo quasi 15 anni dopo su facebook, ho tirato un prolungato sospiro di sollievo per non aver continuato la relazione con uno che a 35 anni suonati posta le foto di se stesso mentre si sballa di canne ai Murazzi, giocando a calcio balilla.<br />
Il vero problema di Maria, tornando a palla, non è il fatto che non crede più di innamorarsi. L'abbiamo passata tutte quella fase. Il vero problema è che quella fase dovrebbe durare qualche mese, non di più. Il tempo di elaborare questo lutto metaforico, di bruciare i trudini regalati per i S. Valentino, le foto insieme e le lettere d'amore.<br />
Maria invece va avanti così da un anno. Un anno è tanto, un anno è troppo. Per colmare questo cratere che si ritrova all'altezza del cuore, Maria è inoltre caduta nel circolo vizioso della bulimia. Dopo averle consigliato di rivolgersi ad uno specialista, ciò che davvero le ripeto, senza tregua, ogni volta che la incontro, è di riprovarci. Di darsi un'altra chance. Che sì, è vero, le emozioni legate al primo amore difficilmente si dimenticano, o si riprovano di nuovo con la stessa intensità.<br />
<br />
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"I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno<br />
<div class="MsoNormal">
Essi sono altrove molto più lontano della notte<br />
Molto più in alto del giorno<br />
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore"</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
E se ce lo dice Prevert, possiamo credergli. Però poi si va oltre. Esiste anche un secondo amore, e magari un terzo, e poi chissà. Fino a che sentiamo di poter fermare questa folle maratona e sederci su una panchina, con la persona giusta.</div>
<div class="MsoNormal">
Maria, davvero, alzati, esci fuori, prova a correre. Accanto a te hai già due nuovi corridori, due maratoneti che ti seguono ovunque tu vada. E se non vuoi dare una possibilità a loro, almeno dalla a te stessa.</div>
<div class="MsoNormal">
Che nella vita, non muoriamo con la morte del nostro primo amore. Non veniamo calate nella tomba insieme al nostro consorte defunto, come nell'antica India.</div>
<div class="MsoNormal">
Ci rialziamo, camminiamo, lavoriamo, piangiamo, dimentichiamo e, finalmente, nuovamente, ci innamoriamo. </div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<br />
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<br />stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-77281767032033869022014-09-22T12:06:00.001+02:002015-09-21T09:40:45.142+02:00PAUSA<br />
<div class="MsoNormal">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-gkOpFCw4WQUU7SwFmGwcBZnFJOKDECVyjSMCGkMNv3o75HfLOVOWUddI73zn8jL-UOQrnLZMwqPCoQzmYF5mwyiGYKmA97RvXf9O-CAS3sqHyg7YL90HmpKuFLhXxyh4hK-ulAknUg/s1600/942723_729747983766814_1643916746801413720_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="232" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-gkOpFCw4WQUU7SwFmGwcBZnFJOKDECVyjSMCGkMNv3o75HfLOVOWUddI73zn8jL-UOQrnLZMwqPCoQzmYF5mwyiGYKmA97RvXf9O-CAS3sqHyg7YL90HmpKuFLhXxyh4hK-ulAknUg/s1600/942723_729747983766814_1643916746801413720_n.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Arial;"></span></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial;"> Elena Shumilova Ph.</span></div>
<br />
<span style="font-family: Arial;">Per tutti i giorni di
pioggia. Per tutti i giorni persi. Per i giorni della nostalgia, quelli in cui
immagino me stessa bambina, a giocare alla strega di Biancaneve con una mela
raccolta dall’albero e una bombetta più grande di me in testa.</span><br />
<span style="font-family: Arial;"><o:p>Per tutti i giorni, passati e a venire, di Mabon, festa di inizio autunno in cui si passeggia per luoghi selvatici raccogliendo castagne e funghi.</o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial;">Alla nostalgia di me stessa
più giovane, più ingenua, più spirituale forse.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial;">Alla curiosità di me stessa
da vecchia, non così dissimile da ora, solo con qualche ruga in più, ma quasi
sicuramente ancora con un mazzo di carte davanti e una giovane ragazza di fronte, piena
di domande da farmi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial;">A questi pensieri così
leggeri, effimeri, come goccioline d’acqua portate dal vento di fine settembre. A
queste ore del tardo mattino, col retrogusto di caffè dolce in bocca, e
quell’attutito e tenace intorpidimento, dove fare qualunque cosa sembra
sbagliato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial;">Seduta, accoccolata,
arrotolata in qualcosa di morbido, con la testa vuota e il respiro lento.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial;">A tutti i minuti trascorsi
così, tra una battaglia e l’altra, tra un progetto e quello successivo, nel
silenzio interrotto solo dal ronzio del frigo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial;">Perché la mia vita, e con la
mia la vostra, scorre anche qui, in questi placidi momenti di Nulla. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial;">Pace, assenza, vuoto. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial;">Perché a volte non c’è
niente da dire. <o:p></o:p></span></div>
stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5598159585415473983.post-88441755715266554662014-09-08T10:40:00.000+02:002014-09-08T10:41:11.327+02:00MAGHI SI NASCE O SI DIVENTA?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghPJEdpXXfS9NK1FEcvKL3N9XGwgrJvpUjI_Hth3rCQBPpA4xXUMI2c37_HzP7_dX81jfHgAV9BO__SCF2n9Cc5zjNyhmz4cR365r5idUGPRVEaCxA30Upsae13N2PhqiOOVrR3JlZaw/s1600/IMG_7951.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghPJEdpXXfS9NK1FEcvKL3N9XGwgrJvpUjI_Hth3rCQBPpA4xXUMI2c37_HzP7_dX81jfHgAV9BO__SCF2n9Cc5zjNyhmz4cR365r5idUGPRVEaCxA30Upsae13N2PhqiOOVrR3JlZaw/s1600/IMG_7951.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
Marco Donatiello Photographer </div>
<br />
Voglio raccontarvi una storia di una decina di anni fa. La libreria Esotericamente era agli albori, cercavamo di farci conoscere dai maghi di Torino, dato che già all'epoca puntavamo molto sull'oggettistica rituale.<br />
Una delle più famose maghe torinesi di allora ci aveva invitato a casa sua, voleva parlarci e proporci una collaborazione.<br />
L'orario dell'appuntamento era infelice, le 20. Avevamo appena il tempo di chiudere il negozio e correre da lei, saltando la cena.<br />
Cosa importava! Quì si trattava di affari grossi con personalità importanti! Con le migliori intenzioni d'animo, l'ingenuità di chi ha appena aperto un negozio e lo stomaco gorgogliante, andammo dalla famosa maga (di cui ovviamente ometterò il nome, dato che continua ancora ad esercitare...).<br />
Lei, classica signora di mezza età dallo sguardo volpino, ci accoglie nel salottino senza neanche offrirci un bicchiere d'acqua.<br />
Eravamo io, mio marito ed un nostro amico anche lui interessato di esoterismo.<br />
La maga esordisce con queste parole:<br />
"Premetto che io, all'età di otto anni, sono morta e risorta".<br />
Noi dopo questo breve preludio abbiamo abbassato lo sguardo. Avevamo appena compreso di aver buttato via la serata, e che avremmo fatto meglio a restare a casa a cenare.<br />
Il resto della sera è stato tutto uno sproloquiare sui famosi, acquisiti dalla nascita e indiscussi poteri della maga. La richiesta di collaborazione si è rivelata essere una cosa del tipo "Voi fate i lavori ai miei clienti, e poi, ma molto poi, io vi pago". <br />
Con gli anni ho compreso una cosa.<br />
Maghi non si nasce, maghi si diventa.<br />
Esistono persone <i>portate</i>, con una marcia in più magari. Con una sensibilità, una predisposizione maggiori. Attenzione, però. Poi magari quelle persone decideranno, nella vita, di buttare tutto alle ortiche e faranno i macellai, gli assicuratori, le guardie giurate.<br />
E poi magari esistono persone che non si accorgerebbero di nulla neanche se tutti i fantasmi di Ghost Whisperesh gli bisbigliassero nell'orecchio contemporaneamente. Ma hanno una passione per l'esoterismo che li guida, che li sprona, che li fa crescere e mai abbandonare, mai gettare la spugna.<br />
Nella magia, come in tutte le cose, serve la teoria e la pratica. Le predisposizioni genetiche non bastano.<br />
Ripeto sempre la frase di mio marito: "C'è chi ha le gambe più lunghe e chi più corte. Ma tutti, <i>tutti</i>, possono correre". <br />
Sono stanca di vedere persone a cui la nonna ha passato i poteri, che sono morti e risorti a otto anni, che hanno gli spiriti che gli parlano e gli dicono tutto quello che c'è da sapere, e poi non aprono un libro di magia.<br />
Perchè nella magia non ci si improvvisa, non si segue solo l'istinto. I poteri, veri o fasulli che siano, non ci parano le spalle. Nella magia non si pasticcia, non si va avanti a tentativi. E' pericoloso.<br />
A questo servono i libri. A dare una traccia, a far comprendere ciò che si può fare e quello che invece è meglio rimandare, o evitare proprio.<br />
Volete sentire la storia di quella giovane mamma dipendente dallo spiritismo, che usava la Ouija ogni sera? Secondo voi come mai il suo bambino piccolo ha cominciato a vedere ombre di spettri in ogni stanza, di giorno e di notte?<br />
Oppure preferite la storia del giovane che ha iniziato a trascrivere un libro di Ars Goethica (invocazione di demoni) leggendo i termini a voce alta mentre li riscriveva, e si è trovato la famiglia decimata dalle malattie?<br />
Poi magari era solo un caso. Nell'esoterismo, però, il caso non esiste.<br />
E tu puoi essere dannatamente portato, e scivolare ugualmente su una buccia di banana. <br />
<br />
<br />
<br />stella noctishttp://www.blogger.com/profile/12885377565772809634noreply@blogger.com0