martedì 3 dicembre 2013

IL MIO NUOVO AMICO IMMAGINARIO

Dovete sapere che a volte mi capitano delle crisi d'identità legate al mio ruolo lavorativo. Perchè sono una delle rare cartomanti torinesi (o forse l'unica) ad avere conseguito, parecchi anni or sono, una Laurea in Psicologia. Che poi, il docente con cui mi laureai non era il massimo del nome beneaugurale. Si chiamava Bara, ecco. Non scherzo. Però era quello con cui fioccavano di più i Trenta e lode, quindi, mi dissi, perchè non lui? Soffriva inoltre di una rarissima patologia di cui purtroppo soffro anch'io, in forma lieve. Quindi, probabilmente per spirito empatico, scelsi lui. Che tipo di misteriosa patologia condividiamo? Si chiama Prosopoagnosia. Già il termine fa paura, vero? Non è una forma di schizofrenia, bipolarismo o quant'altro. Tranquilli, la vostra cartomante di fiducia non è ancora diventata matta. Non ancora. Chi è prosopoagnosico, semplicemente, è meno fisionomista. Il che significa che, dopo un consulto di cartomanzia, in cui voi mi rivelate tutti i vostri più nascosti peccati, e dopo aver ricevuto la mia pronta assoluzione, uscite dal mio studio, se dopo qualche giorno mi incontrerete per strada, dal macellaio o dal fruttivendolo, io non vi riconoscerò.
Proprio così. Posso sembrare snob, o con la testa tra le nuvole, ma se non vi saluto per strada è perchè, semplicemente, non ho riconosciuto il vostro volto. Il chè se ci pensate è molto comodo, i vostri più turpi e ignominosi racconti non verranno mai collegati al vostro volto, a meno che non diventiate mie clienti abituali, e lì ci rideremo sopra insieme, davanti ad un caffè al bar.
Per ovviare al mio inconveniente di scarsa fisionomia, e trovare sempre nel mio studio un volto familiare e amico, mi sono fatta un piccolo regalo. Un amico immaginario. Che fa molto sanatorio mentale degli anni '70, prima della legge Basaglia.
Una testa di Frenologia.
Oggi parlo complicato, lo so. Prima con "Prosopoagnosia", ora con "Frenologia".
La Frenologia (dal greco phren = mente e logos= studio) è una dottrina  secondo la quale le singole funzioni psichiche dipenderebbero da particolari zone o "regioni" del cervello, così che dalla valutazione di particolarità morfologiche del cranio di una persona, come linee, depressioni, bozze, si potrebbe giungere alla determinazione delle qualità psichiche dell'individuo e della sua personalità.
Questa testa,  fabbricata in porcellana  craquelé,  è copia del modello risalente al 1860, eseguito per ordine  del famoso frenologo  Dott. Fowler, ed era strumento di lavoro per i medici dell'epoca.
I seguaci della Frenologia erano per lo più persone di idee avanzate, per l'epoca, che credevano nella perfettibilità dell'uomo, pensavano che conoscendo il suo carattere attraverso un esame craniologico, ne avrebbero consentito la trasformazione ed il miglioramento. Tranquilli, non intendo stare a scrutare le vostre bozzette e gli avvallamenti sulle tempie per tentare di comprendervi meglio.
Ho un'anima junghiana, preferisco appoggiarmi agli Archetipi dei Tarocchi per questo.
Però, avevo bisogno di un amico immaginario, tutto qui. Ora devo dargli un nome, mi date qualche consiglio?
L'unica cosa difficile è trovare il posto giusto per lui, nello studio.
All'inizio, l'avevo posizionato di fianco a me. Le occhiate timorose di un paio di clienti mi hanno fatto comprendere che era un pò troppo inquietante, lì a fissarvi torvo con tutti i suoi strani nomi scritti sulla testa.
Allora l'ho spostato di lato, su un tavolino dove si appoggia la borsetta. Lì era lui, il mio amico immaginario col suo cranio frenologico, a guardarmi torvo, quasi a dirmi "Ma ti sembro forse un appoggiaborsettaaa???".
Insomma, sto ancora cercando il nome di battesimo e il posto giusto per questa pesante testa di ceramica. Si accettano suggerimenti. E se volete emularmi, lo trovate in vendita presso Esotericamente, per una trentina di euro.


1 commento:

  1. Alla fine, dopo numerose proposte apparse su facebook, ha vinto il nome "Creponzio". Lunga vita al mio nuovo amico immaginario!

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