Quali sono i reconditi pensieri di una scrittrice esoterica, moglie del titolare di Esotericamente, libreria e negozio di articoli per magia? Ma quante cose buffe, strane, bizzarre le sono capitate e non aveva mai osato scriverle da nessuna parte? Ecco il Diario semi-serio di una donna sentimentale che ha a che fare con l'occulto in ogni sua forma... Ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale.
venerdì 25 novembre 2016
NEANCHE CON UN FIORE
Oggi è la giornata mondiale di protesta contro la violenza sulle donne.
Quando arrivano ricorrenze di questa portata la mia mente si affastella di immagini, ricordi, fatti di cronaca, ma soprattutto di confidenze. Quelle che ricevo, spesso, dalle mie clienti.
La violenza è simile ad una pece vischiosa, quando ti tocca, in qualche modo ti marchia. Per sempre. E in seguito potrai avere la vita più bella del mondo, con accanto (nuove) persone che ti amano e ti proteggono, ma se la violenza ha in qualche modo sfiorato, incrociato, o quasi ribaltato, la tua vita, tu non sarai più quella di prima. Il tuo sorriso sarà meno brillante, ma sicuramente più consapevole. Avrai paura di cose che prima non avresti mai detto. Sarai molto più veloce a leggere nel volto degli altri i primi segnali di nervosismo e rabbia. Non riuscirai a guardare alcune scene di film, a leggere alcuni fatti di cronaca, a ridere di certe battute.
Sarai più fragile, ma nello stesso tempo sarai più forte. Ti sentirai una sopravvissuta, una donna che ce l'ha fatta.
Ecco, questo succede quando sei finalmente dall'altra parte. Quando hai allontanato la, o le, persone che ti nuocevano. La vita avrà un nuovo sapore, sarà preziosa. Sentirai di avere nuovamente mille possibilità davanti, mille desideri da realizzare, mille cose affascinanti da fare. Vorrai una vita intensa.
Ma per arrivare a questo, devi saltarlo, quel ponte. Devi smetterla di stare raggomitolata in un angolo a piangere. Devi smetterla di avere paura. Perchè lo so di cosa hai paura. E non è solo paura della prossima minaccia, del prossimo ceffone, del prossimo ricatto. Hai soprattutto paura della solitudine.
Credi di non meritare di meglio. Credi che sarai giudicata e non capita. Credi che non sarai protetta, neanche da chi ha la divisa che gli impone di farlo. Credi che se esponi al mondo quella vischiosa pece nera che ti ha marchiato, il mondo non ti capirà, nè ti proteggerà, ma saprà solo deriderti o ignorarti.
Quanto ti sbagli. Salvati, non scendere a compromessi, non credere che era l'ultima volta ed ora è tutto cambiato. Non dare altre possibilità alla violenza di danneggiarti.
Alzati, fai le valigie, chiama qualcuno che ti aiuti e scappa dalla tua vecchia vita senza mai voltarti indietro.
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