lunedì 8 settembre 2014

MAGHI SI NASCE O SI DIVENTA?


Marco Donatiello Photographer

Voglio raccontarvi una storia di una decina di anni fa. La libreria Esotericamente era agli albori, cercavamo di farci conoscere dai maghi di Torino, dato che già all'epoca puntavamo molto sull'oggettistica rituale.
Una delle più famose maghe torinesi di allora ci aveva invitato a casa sua, voleva parlarci e proporci una collaborazione.
L'orario dell'appuntamento era infelice, le 20. Avevamo appena il tempo di chiudere il negozio e correre da lei, saltando la cena.
Cosa importava! Quì si trattava di affari grossi con personalità importanti! Con le migliori intenzioni d'animo, l'ingenuità di chi ha appena aperto un negozio e lo stomaco gorgogliante, andammo dalla famosa maga (di cui ovviamente ometterò il nome, dato che continua ancora ad esercitare...).
Lei, classica signora di mezza età dallo sguardo volpino, ci accoglie nel salottino senza neanche offrirci un bicchiere d'acqua.
Eravamo io, mio marito ed un nostro amico anche lui interessato di esoterismo.
La maga esordisce con queste parole:
"Premetto che io, all'età di otto anni, sono morta e risorta".
Noi dopo questo breve preludio abbiamo abbassato lo sguardo. Avevamo appena compreso di aver buttato via la serata, e che avremmo fatto meglio a restare a casa a cenare.
Il resto della sera è stato tutto uno sproloquiare sui famosi, acquisiti dalla nascita e indiscussi poteri della maga. La richiesta di collaborazione si è rivelata essere una cosa del tipo "Voi fate i lavori ai miei clienti, e poi, ma molto poi, io vi pago".
Con gli anni ho compreso una cosa.
Maghi non si nasce, maghi si diventa.
Esistono persone portate, con una marcia in più magari. Con una sensibilità, una predisposizione maggiori. Attenzione, però. Poi magari quelle persone decideranno, nella vita, di buttare tutto alle ortiche e faranno i macellai, gli assicuratori, le guardie giurate.
E poi magari esistono persone che non si accorgerebbero di nulla neanche se tutti i fantasmi di Ghost Whisperesh gli bisbigliassero nell'orecchio contemporaneamente. Ma hanno una passione per l'esoterismo che li guida, che li sprona, che li fa crescere e mai abbandonare, mai gettare la spugna.
Nella magia, come in tutte le cose, serve la teoria e la pratica. Le predisposizioni genetiche non bastano.
Ripeto sempre la frase di mio marito: "C'è chi ha le gambe più lunghe e chi più corte. Ma tutti, tutti, possono correre". 
Sono stanca di vedere persone a cui la nonna ha passato i poteri, che sono morti e risorti a otto anni, che hanno gli spiriti che gli parlano e gli dicono tutto quello che c'è da sapere, e poi non aprono un libro di magia.
Perchè nella magia non ci si improvvisa, non si segue solo l'istinto. I poteri, veri o fasulli che siano, non ci parano le spalle. Nella magia non si pasticcia, non si va avanti a tentativi. E' pericoloso.
A questo servono i libri. A dare una traccia, a far comprendere ciò che si può fare e quello che invece è meglio rimandare, o evitare proprio.
Volete sentire la storia di quella giovane mamma dipendente dallo spiritismo, che usava la Ouija ogni sera? Secondo voi come mai il suo bambino piccolo ha cominciato a vedere ombre di spettri in ogni stanza, di giorno e di notte?
Oppure preferite la storia del giovane che ha iniziato a trascrivere un libro di Ars Goethica (invocazione di demoni) leggendo i termini a voce alta mentre li riscriveva, e si è trovato la famiglia decimata dalle malattie?
Poi magari era solo un caso. Nell'esoterismo, però, il caso non esiste.
E tu puoi essere dannatamente portato, e scivolare ugualmente su una buccia di banana.



Nessun commento:

Posta un commento