giovedì 9 ottobre 2014

L'ALTARE DI YEMANJA'



A marzo sono andata a New Orleans, la patria del Voodoo. Le strade erano lastricate di negozi esoterici, cartomanti e chiromanti. In ogni Magic Shop era presente sempre almeno un altare con una divinità del Pantheon Voodoo. I turisti e le persone del luogo sostavano davanti a questi altari dei Loah, lasciavano offerte, leggevano l'invocazione o pregavano bisbigliando, spesso deponevano anche una loro piccola fotografia, per permettere agli Dei di agire nei loro riguardi.
Sono tornata a Torino con New Orleans nel cuore, e ho deciso di preparare un altare simile nel luogo più nascosto e sotterraneo della libreria Esotericamente.
Ho scelto di riservare un altare a Yemanjà, la Regina dei Mari, Signora delle acque salate, dei pesci, Grande Madre, protettrice dei bambini e di ogni uomo, dal momento del parto in poi. La leggenda narra, citando il mio libro "Voodoo e Candomblè" - Aradia edizioni, che:

"la Dea delle acque salate aveva tre figli: Oshossi, Ogum ed Eshù. Eshù (il più burrascoso, spesso identificato come trickster, o come un mezzo demone) si comportava male e rispondeva con insolenza a sua madre, motivo per cui lei lo mise alla porta. Gli altri due figli erano molto più responsabili: Ogun andava a lavorare nei campi e Oshossi cacciava nella foresta; la casa era in tal modo sempre provvista di prodotti agricoli e cacciagione. Yèmanja era tuttavia inquieta e andò a consultare un “babalawo”, un indovino.

Lui predisse che non doveva più lasciare andare Oshossi a caccia perché Ossanyin, Signore delle piante medicinali che vive nel folto della foresta, stava per fargli un sortilegio per obbligarlo a rimanere con lui.
Yemanja, colma di terrore, impedì a suo figlio di andare a caccia, ma Oshossi aveva un carattere indipendente e continuò ad addentrarsi nella boscaglia e nella foresta. Partiva con gli altri cacciatori al mattino e, come era loro abitudine, una volta arrivati ai piedi di un grande albero, si separavano per andare a cacciare ognuno per conto suo, per ritrovarsi, a fine giornata, tutti nello stesso posto. Una sera Oshossi non si presentò al solito appuntamento e non rispose neppure ai richiami degli altri cacciatori.
Aveva incontrato Ossanyin che gli aveva fatto bere una pozione in cui aveva macerato le foglie di una pianta chiamata “amùnimuye”, il cui nome significa: “prende una persona e la sua memoria”. Come aveva predetto l’indovino, Oshossi piombò in una totale amnesia, in cui non ricordava più niente di sé, né chi fosse, né dove abitasse o chi fosse sua madre. Così rimase a vivere presso Ossanyin.
Ogum, preoccupato per l’assenza del fratello, si mise alla sua ricerca e lo trovò in fondo alla foresta. Lo riportò a casa, ma Yemanja, furiosa, non volle più accogliere il figlio disobbediente. Ogum, arrabbiato per l’intransigenza della madre, rifiutò di vivere in casa con lei.
Oshossi ritornò da Ossanyin nella foresta e Yemanja, disperata per aver perduto i suoi figli, si sciolse in lacrime fino a trasformarsi in un fiume." 

Spesso sincretizzata con la Vergine, in Africa è conosciuta prevalentemente come "Mami Wata", ovvero "Madre Acqua". Dona protezione ai suoi figli, che consola quando le lacrime ne hanno bagnato le guance.
Si prega Yemanjà per migliorare il clima e la coesione familiare. Che si tratti di migliorare il rapporto con i propri figli, o con i propri genitori, o con ciò che reputiamo essere la nostra famiglia,  tutto ciò che preserva e migliora i rapporti tra parenti, consanguinei o meno, ricade nella sfera di competenza di Yemanjà. Questo perchè le lacrime salate che la Regina del Mare ha versato per la perdita dei propri figli hanno lo stesso sapore delle nostre. Solo questa Dea può pienamente comprendere la nostra afflizione per un problema familiare, o sentimentale, che ci tormenta. 
Portate a Yemanjà delle rose bianche, oppure uno specchietto da borsetta, boccette di profumo dolce, pettini, gioielli d’argento, monete. Accendete per lei candele azzurre o bianche, chiedetele protezione e felicità. 
Il negozio Esotericamente da oggi ha aggiunto questa piccola novità gratuita, un luogo riservato e segreto in cui potrete entrare in contatto con questa grande Dea, lasciando offerte e piccole fotografie, pregandola di aiutarvi nelle questioni della vita.
La Madre delle acque salate non aspetta altro che questo, per abbracciare i vostri problemi, il vostro dolore, e farli scomparire come un'onda che si adagia tra i flutti. 


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