venerdì 6 settembre 2013

RIVELAZIONI

E' un classico estivo. Sono in spiaggia, bimbi giocano con altri bimbi, i genitori, dopo un pò, si presentano l'un l'altro. Timidamente, goffamente, continuamente interrotti dal dover gridare: "Giulia, non si affoga il bimbo piccolo", "Leo, non si tira la sabbia in bocca a quella signora", e altre amenità.
Così, si cominciano le domande di routine. "Quanti anni ha il tuo bimbo?" è la prima, classica domanda tra coppie di genitori in spiaggia. "Di dove siete?" è la seconda. La terza, immancabile domanda è: "Che lavoro fate?".
Ricordo al mondo che mio marito è il titolare di una libreria esoterica, e io sono un pò un jolly tuttofare. Sono una scrittrice (ovviamente esoterica), una cartomante, una psicologa, una coach, una maga, nonchè l'insegnante di svariati corsi di discipline esoteriche e una organizzatrice di eventi. Così, davanti a questa semplice domanda, mi gratto la testa e penso. Ok, quale delle tante cose inizio a dire? Solitamente, la mia formula di rito è: "Do' una mano in negozio a mio marito". Così, i miei vicini di ombrellone mi immaginano subito alle prese col mocio dei pavimenti e gli scontrini di cassa, si acquietano e finisce lì.
Ogni tanto però faccio l'errore di volermi confidare. Echeccacchio, penso, conosco sta tizia in spiaggia da quasi un mese, so persino di che colore e volume fà la cacchina sua figlia, e non posso dirle che lavoro faccio? Così, timidamente, mi sbottono.
I casi sono due, diametralmente opposti. O la persona mi fà un ampio sorriso, e ammiccando ammette di essere incuriosita da questo mondo dell'occulto (e magari ci guadagno pure una cliente); oppure al contrario si ritrae di un passo, allontanando anche la figlia/o da me e guardandomi come se fossi Carrie, lo sguardo di Satana.


Anzi, no, nella spiaggia ligure dell'anno scorso una psicologa con cui avevo parlato di tutto, dall'oggetto transizionale di Winnicott all'impulso distruttivo di Melania Klein, appena saputo come applicavo quotidianamente la mia laurea ha iniziato pubblicamente ad equipararmi a Vanna Marchi. Dopo poche ore, era lì ad additarmi con il suo amico, il bagnino dello stabile, lanciandomi lunghe occhiate inquisitorie.
A volte credo che l'Inquisizione non sia ancora terminata. Non su tutte le spiagge liguri almeno.
Voi, che mi leggete in questo blog e che varcate la soglia del negozio, voi che cercate un mio parere o un consiglio fate già, in un modo o nell'altro, parte del mondo dell'occulto. O almeno, avete acquisito una tale apertura mentale da riflettere prima di giudicare.
Nella mia vita di tutti i giorni, le cose sono un pò più complicate di così. Ma va bene lo stesso. E' il mio lavoro, e lo adoro, da sempre. Questo è solo un dettaglio. Ora vi devo lasciare, devo passare il mocio in negozio...

6 commenti:

  1. Brutta bestia l'ignoranza... :(
    Ciao Stella! ;)

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  2. Direi che l'altra è una psicologa da evitare :)

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  3. Ciao Marco!Grazie per le tue bellissime foto, non smetto mai di sfoggiarle! Si l'ignoranza e' una piaga tremenda... Grazie per il sostegno, cara Colubri...

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    1. Ho visto e ne sono onoratissimo! ;) Quando le hai finite dimmelo! Ne facciamo altre! ;)

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  4. In questi casi per sollevarmi il morale ricordo a me stesso che dando certi giudizi chi ci rimette sono loro non io!

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