Oggi una mia allieva del
corso di Magia mi ha chiesto se leggo anche i fondi di caffè.
Devo aprire un ridicolo
capitolo della mia vita. Era l’estate di circa otto anni fa.
Avevo appena iniziato ad
apprendere il Corso di Arti Divinatorie. Facevo già i Tarocchi
da tempo, ma volevo regalarmi un approfondimento sugli Arcani Minori. Incluso
nel corso, c’era anche la Caffedomanzia, ovvero la lettura dei fondi di caffè,
e la Cristallomanzia, ovvero la lettura con la sfera di cristallo.
Era una torrida estate di
tanti anni fa, e mi ero portata al mare in vacanza le dispense relative ai
fondi di caffè. Avevo deciso di sfruttare quei mesi estivi per impratichirmi.
Ovviamente, avevo bisogno di
una cavia. Ovviamente, mio marito si prestava come sempre ad essere la perfetta
vittima sacrificale.
Pover’uomo, ricorda
quell’estate ancora come un incubo. E perché mai, direte voi, che vuoi che sia
una tazzina di caffè.
Ecco, molti pensano che la Caffedomanzia
sia semplicemente una tizia un po’ strana che ti invita a bere un caffè al bar
e da lì prevede il tuo futuro. Alcune signore fanno questo in effetti. La vera
Caffedomanzia però risponde a regole ben precise. Intanto, necessita di un
piattino e di una tazza di rame.
Poi, il caffè non dev'essere l’espresso del bar, dev'essere caffè turco. Ovvero, si lascia bollire, in un
pentolino sempre di rame, un piccolo quantitativo di acqua. Quindi vi si versa
sopra un cucchiaino di polvere di caffè turco. Si mescola e il gioco è fatto.
Altra cosa fondamentale, il
caffè dev'essere rigorosamente senza zucchero, quindi amaro.
La cosa davvero comica è
che, nel sistema di Caffedomanzia, ad ogni domanda sul futuro
corrispondeva una tazzina di caffè (se caffè vogliamo chiamarlo). Immaginate le
splendide vacanze di mio marito.
Dopo ogni pranzo io
innocentemente gli domandavo: “Ti preparo un caffè amore?”. All’inizio ci
cascava pure, e si ritrovava una strana brodaglia scura servita in una tazza
ramata, con me dall’altra parte del tavolo ansiosa di prevedere il suo futuro.
Dopo la terza domanda (e
quindi la terza tazza) iniziava lui a prevedere il futuro, delirando per colpa
di una strana forma di disgusto e di intossicazione da caffè turco…
Scherzi a parte, dopo un po’
mio marito iniziò a preoccuparsi che volessi lentamente avvelenarlo. Perché il
rame inumidito, se non perfettamente asciugato, forma una curiosa ruggine
verdognola. Ecco, è altamente tossica, e può provocare la morte per ingestione.
Fortunatamente, ero molto ligia alla pulizia della mia tazzina per divinazione.
L’estate trascorse così in
modo ameno, e nell’autunno sentivo di padroneggiare perfettamente la
Caffedomanzia. Ma funziona? Mi chiederete.
Funziona, anche se ho potuto
scoprirlo solo a posteriori. In quell’estate, tra le tante domande di prova
avevo chiesto anche che mi venisse descritto un mio conoscente di allora. Era
un uomo che frequentava spesso il negozio. Chissà, magari un giorno vi parlerò
meglio di lui. Sappiate solo che era un individuo pericoloso, il classico lupo
travestito da agnello. Io non sono solita chiedere ai miei sistemi divinatori
di indagare sui miei amici o conoscenti. Non mi sembra una cosa lecita o
carina, mi sembra di invadere la loro privacy. In quel caso, chiesi al mio
terribile caffè turco di descrivermi che tipo di persona lui fosse. Uscì una
figura complessa. Era un uomo, di profilo, che fumava una pipa. Il fumo
circondava tutta l’immagine. Non riuscivo a decifrare il senso di quella
figura, così telefonai direttamente al mio insegnante per farmela spiegare.
Lui mi disse che il fumo
era un segno di inganno, e che colui che fumava gettava in realtà fumo negli
occhi di chi lo circondava.
Sul momento, pensai di aver
sbagliato qualcosa nella lettura e non diedi peso al responso. Molti anni dopo,
però, scoprii che quest’uomo era un truffatore di mestiere, con una lunga
sfilza di denunce e di carichi pendenti sulla testa. Fortunatamente, è lontano
da me, dalla mia vita e dal negozio da molto, molto tempo.
A volte mi chiedo cosa
sarebbe successo se avessi prestato un po’ più fede a quella macchia di caffè, che
mi stava svelando una cosa importante.
Riguardo alla lettura dei
fondi di caffè, purtroppo non la effettuo come consulto al pubblico. Tra il
caffè terribile e il rischio di ruggine tossica rischierei di perdere metà dei clienti e
di beccarmi una denuncia dall’Asl.
Però mi sto organizzando per
preparare un evento pubblico in un locale, una bella serata d’estate in mezzo
ad un prato verde, circondata da candele, a leggervi i fondi di caffè. Ricordatevi, quale che sia il futuro che il
nero e amaro caffè turco vi rivela, vi consiglio di non ignorare i suoi
messaggi.
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