venerdì 26 luglio 2013

LA CASA


Negli ultimi mesi, stiamo cercando una nuova casa.
Quella attuale è bellissima, piena di ricordi, comoda per diecimila motivi ma poco a misura di bambino. E dato che qualche anno fà ho deciso di figliare, ora è giunto il momento di cambiare casa.
Così, ultimamente entro nelle case altrui con grande nochalance.
E mi sono resa conto che esistono case, e case.
Intanto, è un pò imbarazzante entrare nell'abitazione di persone che non conosci. E' come entrare nella loro anima senza avere chiesto il permesso. Ti trovi lì, circondata dagli oggetti, la cianfrusaglia, i poster, i vestiti di persone a te ignote. Io personalmente, che inizio ad analizzare segretamente una persona anche solo per gli orecchini che indossa, figurati quando mi trovo a disposizione una casa intera! Così, distolgo la mia attenzione dagli oggetti personali e inizio a concentrarmi sul motivo del mio essere lì, ovvero decidere se quella sarà la mia futura casa. Se potenzialmente lo è, con aria di sufficenza inizio ad elencare le magagne per abbassare il prezzo. In quello, i miei suoceri sono imbattibili, quindi di solito il secondo round di ispezioni spetta a loro. Sono bravissimi, è tutto un "Eh, ma quì c'è una crepa...", "Uhm, gli infissi sarebbero da rifare", "Quà il bianco non viene dato da un pò..."etc.
Comunque, ciò che a me importa è primariamente l'atmosfera che si respira in quella casa.
Ci sono case in cui entri, apri la porta, e percepisci qualcosa di stridente, di strano, come se mancasse qualcosa. Non so spiegarlo. Mi è capitato di recente a casa di un amico. Ero lì, la casa era davvero carina, ben arredata, ma sentivo che qualcosa non funzionava. Ad un tratto mio figlio ha iniziato a scalpitare che voleva andarsene perchè la casa era sporca. Quella casa non era oggettivamente sporca, al contrario, era più pulita della mia. A volte credo che i bambini riescano a dare parole al razionale silenzio degli adulti.
Molti anni fà ho fatto un rito di purificazione all'interno di un'abitazione. Era una casa in un condominio. La mia cliente, stufa di percepire continuamente ombre nel dormiveglia, si era rivolta a me. Esiste un lavoro specifico, di tradizione romana, viene chiamato "Chiodo protettore".
Ne ho parlato anche nel mio ultimo libro, "Vampiri", Aradia Edizioni:
"Un altro efficace mezzo di difesa magico utilizzato contro i cattivi geni è il chiodo protettore, di tradizione romana. Tito Livio definisce questo chiodo, ad uso della magia difensiva, “necessitas quae ultimum ac maximum telum est”, ovvero l'ultima e potente arma.
Gli Dei stessi, pensavano i romani, non potevano superarne la potenza.
Era usanza a Roma, al momento dei ludi romani, che un magistrato conficcasse un chiodo, il clavus annalis, nel Tempio di Giove. Roma utilizzò questo rito, preso dagli Etruschi, in molte occasioni, specialmente nei casi di calamità pubbliche. Così accadde per porre termine all'agitazione della Repubblica e, successivamente, per scongiurare la peste. Anche la magia individuale fa tuttora uso di chiodi.(...)
La Biblioteca Nazionale di Parigi possiede uno di questi chiodi magici.
E' di ferro. La testa, conica, porta, incisi, alcuni segni magici visibili e la parola IAO. L'asta è quadrata; le sue quattro facce sono coperte da un numero notevole di simboli occulti: scorpioni, bruchi, serpenti, che indicano le forze nefaste che il chiodo, conficcato nei luoghi opportuni, deve magicamente distruggere. "
Insomma, ero lì, in un martedì di luna crescente, all'alba di molti anni fà, a celebrare il mio rito a casa sua. Tutto benissimo, tutto perfetto. Tranne una cosa curiosa. Nel corso del rituale, avevo continuamente la percezione interiore che ci fosse un bambino piccolo, lì per terra, a camminare a gattoni vicino a me. Una roba un pò alla Trainspotting per intenderci, faceva venire anche un pò i brividi. Io non capivo chi fosse questo bambino piccolo che in qualche modo, con gli occhi dell'anima, percepivo. L'abitazione era stata costruita da poco, e la mia cliente non aveva avuto aborti. Quando gliene parlai, anche lei non seppe darmi una spiegazione. Chiesi poi all'uomo che aveva preparato i materiali per il mio rito e che conosceva molte persone che lo avevano eseguito con successo. Lui mi disse una cosa che, ancora adesso, mi è rimasta impressa. Non ero la prima ad aver percepito quel bimbo, era una cosa comune a molte maghe. Era come un simbolo di purezza, di innocenza che veniva a mostrarsi, e sottolineava che tutto era stato condotto nel modo giusto.  Sembra che anche nel Medioevo, il riadattamento del Chiodo Protettore comportasse questa visione di un infante.
Quante cose ancora mi sono nascoste, della Magia e dei suoi misteriosi processi.
Tornando alla mia ricerca, a volte entro in abitazioni che percepisco come un pugno allo stomaco, appena apro la porta d'ingresso mi rendo conto che quella casa non mi apparterrà. Esistono case aguzze, piene di scale, spigoli, mansarde, angoli scuri. Molto poco "Feng Shui". Esistono case calde, accoglienti, colorate e luminose. E poi, esiste la mia casa. L'ho trovata. E' bellissima. Luminosa, accogliente, entrando lì dentro si respira felicità e bellezza. Le contrattazioni sono iniziate. Io incrocio le dita...

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