venerdì 31 maggio 2013

LA TERZA AZIONE MAGICA

Dopo aver affrontato le prime due azioni magiche, ovvero Volere e Sapere, oggi tocca alla terza azione che qualunque Magus conosce: Osare.
Corrisponde all'elemento Aria, che porta come simbolo, nella tradizione esoterica classica, una Spada.
Immaginatevi un nobile cavaliere che rotea e brandisce la Spada scintillante del suo prezioso intelletto, nell'aria. Percepite il suo coraggio, la sua voglia di osare, oltre le leggi della natura, oltre le regole della società.
Perchè una persona che si avvicina all'esoterismo deve osare, eccome.
Soprattutto in Italia, con il Vaticano in casa. Un esoterista deve sfidare le convenzioni sociali, i giudizi e i pregiudizi.
Perchè si troverà sempre, sempre davanti qualcuno che non capirà le sue scelte, il suo credo, le sue convinzioni. Ci sarà sempre qualche fanatico, o qualche ignorante, che lo additerà o deriderà. Ci sarà sempre qualcuno a cui non potrà aprire totalmente il suo cuore.
Osare significa andare oltre la paura dell'emarginazione, della solitudine, dell'incomprensione.
Osare significa compiere un percorso spirituale che si sente proprio, vivo, pulsante, nelle viscere. Un percorso che ci chiama durante la notte, tramite i sogni; un percorso che sussurra il nostro nome quando siamo svegli e sappiamo che, se non lo seguiamo, ci sentiremo irrimediabilmente persi a noi stessi, vuoti, incompleti.
Osare significa inoltre continuare il nostro cammino magico, anche se qualcosa ci ha spaventato. Quante ragazze hanno smesso di fare le carte o prevedere il futuro perchè hanno visto, in anteprima, la malattia o la morte di un loro caro? E' normale che accada, gli eventi negativi della vita hanno un'energia più densa, più scura, più facilmente rilevabile con la divinazione o la veggenza.
Abbiate coraggio. Osate. La paura passerà, con la dimestichezza e con l'abitudine.
Qualche mese fa parlavo con una amica, una signora dai bellissimi capelli rossi che si interessa, da anni, di magia naturale. Si fa chiamare Rhea. Era sposata ad un uomo molto cattolico, che non ha minimamente compreso la sua spiritualità. Abitavano in un paesino sperduto, qualcosa di molto simile a quello del film "Chocolat". Dopo il divorzio, lui le ha fatto una tale terra bruciata che nessuno, nel paese, le rivolgeva più la parola. Era vista come la strega malvagia, la satanista, quella che a mezzanotte mangia i bambini. Nessuno la voleva come cliente. Per anni, anche solo andare dal farmacista o far venire un idraulico in casa erano cose al limite dell'impossibile per lei. Le sole persone con cui riusciva a parlare, erano alcuni amici della figlia, successivamente rimproverati e allontanati dai loro genitori.
Quando sento queste storie agghiaccianti, penso che l'Inquisizione non è mai, davvero, terminata. Non per tutti, non ovunque.
Questa donna coraggiosa però ha continuato ad Osare essere se stessa. Appena ne ha avuto la possibilità, ha cambiato città, ha trovato un lavoro, ha conosciuto persone come lei. Ora la potete incontrare come il prezzemolo, a quasi qualunque evento esoterico degno di nota, circondata da decine di amici.
Osate essere voi stessi, sempre. Non traditevi mai.



Rhea

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