martedì 28 maggio 2013

LUOGO DI SVAGO PER CARTOMANTI

Sandokan




C’è un luogo, dove le povere cartomanti esoteriste vanno a svagarsi nel fine settimana.

Quel luogo porta il nome di Padiglione 14. E’ la vecchia sede dell’ex manicomio di Collegno.
Luoghi normali, io mai.
Negli anni passati, ho organizzato anche qualche seminario ed evento, di giorno, complice l’amicizia con il gestore, Tommy, e la sua bellissima ragazza Jessica. Tra i due, non ho ancora capito chi abbia i capelli più lunghi.
Penserete: ma come? Proprio in un ex manicomio devi organizzare i tuoi eventi? In realtà era anche per affinare la sensibilità dei partecipanti, giuro che più di una persona ha visto o sentito qualcosa…
È normale, in un luogo che ha vissuto tanto dolore, ed in cui le forme pensiero sono così intrise di delirio e follia, percepire qualcosa. Persino i più scettici e razionalisti sono tornati a casa con un brivido sulla schiena.
Percorrendo il lungo salone centrale si viene pervasi da una strana agitazione, come se un mondo parallelo elettrico e nefasto fosse compenetrato al nostro. Ed in effetti, proprio lì si svolgevano gli elettroshock.
La cosa più curiosa è che spesso, anche di giorno, il luogo attira personaggi un po’ strani. Come dice sempre Jessica, vengono come attratti da qualche forza misteriosa, forse, chissà, si sentono un po’ a casa. A volte mi chiedo se anch’io vengo attirata da quel posto nelle vesti della psicologa razionale o dell’esoterista irrazionale. Probabilmente un po’ tutte e due.
Ma l’attrazione principale del Padiglione 14 non sono i capelli lunghi 1 metro di Tommy o l’energia nefasta. L’attrazione principale risponde al nome di Sandokan. Immaginatevi un vecchio di 70 anni, a torso nudo, con una fascetta da hippie tra i capelli bianchi, che balla, si scatena, rotea, salta come un incrocio tra un novello Nureyev e un provetto di rock acrobatico. Una sera, giuro, è saltato sulle inferriate della finestra, ha bloccato le gambe tra le sbarre e ha iniziato a fare gli addominali lì sospeso, nel vuoto, ad una altezza di circa due metri.
Vi chiederete quale strana sostanza possa assumere per fare queste cose. L’ho chiesto, a Tommy. Niente. Non beve neanche un sorso d’acqua.
Una sera Sandokan mi ha fatto ballare con lui, sul palco. In quel momento pensavo che mi sarebbe davvero piaciuto, avere un nonno come lui.
Al Padiglione 14 faccio sempre strani incontri. Una sera c’era uno strano tizio con un impermeabile chiaro che insidiava, senza successo, una mia amica. Poi, è toccato ad un ragazzo che volteggiava con una strana mantella da spaventapasseri (e puzzava un po’ di aglio) e chiedeva insistentemente se io e la mia amica stavamo insieme. (?).
Ma la vera rivelazione mi è stata data da Giga. Giga, diminutivo di Gigante, è un ragazzone alto più di 2 metri che ha trascorso gran parte della sua adolescenza nel nostro negozio di esoterismo. Interessato all’odinismo e a diecimila altre cose, l’avevo perso un po’ di vista ultimamente.
E me lo ritrovo lì, sul palco. Totalmente irriconoscibile. Con una bellissima voce profonda, un’ottima presenza scenica, una cresta e un trucco verde fosforescente che illuminava a giorno il palco. Ho scoperto che ora suona nei Shade of Red.
Insomma, riassumendo, se non sapete dove andare a ballare nel weekend, abitate a Torino e non volete correre il rischio di annoiarvi, un salto al Padiglione 14 fatelo.








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